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Riflessioni dopo pendolaria

Frisoni: Metromare, bike park opportunità fondamentali

di Redazione   
Tempo di lettura lettura: 2 minuti
mar 4 feb 2020 15:20
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Le grandi sfide raccolte del Metromare e del Bike park sono oggi al centro di un grande progetto di implementazione del trasporto pubblico che, tramite i collegamenti con l’Alta Velocità e lo sviluppo dell’intermodalità diffusa rappresentano le principali opportunità e sviluppi del futuro“. A sostenerlo l’assessore alla mobilità del comune di Rimini Roberta Frisoni che propone una riflessione a margine della presentazione del dati di Pendolaria 2019, il rapporto annuale sul trasporto ferroviario di Legambiente presentato in questi giorni a Palermo: ogni giorno sono 215 mila i cittadini che prendono il treno per spostarsi in Emilia-Romagna. Un dato che, rispetto al 2011, dunque in un arco temporale di 8 anni, fa segnare un netto +88%.

Sull’Alta Velocità: “è’ essenziale che Rimini possa essere stabilmente collegata con l’asse Milano – Bologna – Roma, con servizi ferroviari veloci che consentano ai passeggeri in arrivo a Bologna di proseguire senza necessariamente dover effettuare un cambio treno. Un ragionamento simile va fatto per la direttrice Ravenna Rimini. A tal fine, sono già  in corso in varie località di servizio i lavori per ammettere la tratta Bivio S. Vitale – km 109 (Savignano sul Rubicone) della linea Bologna-Rimini a 200 km/h. Sono già stati completati i lavori alle opere civili. Nel 2020 verranno eseguite le modifiche agli apparati e la configurazione dei binari in alcune stazioni“.

La Frisoni afferma che sarà chiesto alla nuova giunta regionale di individuare “altre soluzioni infrastrutturali e di servizio alternative all’auto che possano offrire sia una risposta concreta ed efficace alle esigenze di mobilità dei fruitori della costa romagnola che  un migliore inserimento dell’infrastruttura nel tessuto urbano che li riceve“.

Intermodalita diffusa: “fare si che il Metromare sia un vero e proprio ultimo miglio locale del servizio ferroviario nazionale, facendo in modo che chi viaggia su Metromare possa, ad esempio, usufruire degli orari dei treni in tempo reale sia sui mezzi che alle fermate. In questo senso è molto positiva la notizia, giunta nelle scorse settimane, del finanziamento della seconda tratta verso i padiglioni fieristici di IEG”. “E’ chiaro che il futuro del trasporto rapido costiero abbia come obiettivo finale il collegamento continuo tra Cattolica, Ravenna e Ferrara“.

E’ a questo scenario di cambiamento che dobbiamo guardare per accelerare nel rilancio del trasporto ferroviario di cui hanno bisogno le nostre città e i territori oggi fuori dall’alta velocità ferroviaria. L’opportunità è infatti straordinaria in termini di risorse e deve diventare la leva per affrontare anche temi più vasti, come quello ambientale e del contrasto all’ inquinamento.  Proprio la rete del ferro potrà e dovrà essere la spina dorsale di un sistema della mobilità incentrato su un trasporto pubblico con linee prioritarie e un servizio efficiente, integrato a una rete continua di percorsi protetti ciclabili e pedonali, ad una sharing mobility articolata (auto, scooter, bici,monopattini elettrici) e diffusa in ogni quartiere. Questo modello si sta rivelando vincente, anche grazie alle innovazioni tecnologiche e digitali, e capace di ridurre progressivamente ad un ruolo sempre più marginale gli spostamenti in auto e l’inquinamento prodotto dai trasporti. Un quadro articolato di interventi che dipende  dalle scelte che saremo in grado di prendere a più livelli, e dove i progetti e le risorse nazionali dovranno necessariamente tenere conto della bontà delle proposte e dei risultati che provengono da zone come la nostra, una sorta di laboratorio nazionale e di buona pratica che abbiamo tutta l’intenzione di proseguire e sviluppare ulteriormente”.