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Domani 15 febbraio

Ferie non godute e turni sfiaccanti. Nuovo sciopero per i lavoratori di Start

In foto: un mezzo Start Romagna
un mezzo Start Romagna
di Simona Mulazzani   
Tempo di lettura lettura: 2 minuti
ven 14 feb 2020 15:25 ~ ultimo agg. 15:25
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A distanza di poco meno di un mese le lavoratrici e i lavoratori di Start Romagna tornano a scioperare domani, sabato 15 febbraio per 24 ore. Nel corso dello sciopero, dalle 9 alle 12 sarà effettuato un presidio a Rimini in piazzale Clementini. “I motivi dell’astensione – spiegano i lavoratori tramite la CGIL – sono la carenza di organico, le ferie non godute, l’armonizzazione contrattuale fra i vari bacini; il riconoscimento e la valorizzazione, seppure in un’ottica solidaristica, della quota di incassi per biglietti e abbonamenti realizzati nel bacino di Rimini; un analogo trattamento economico, rispetto agli altri territori, per i conducenti dei bus 18 metri. In generale, denunciamo il fatto che dopo otto anni di trattative (Start è stata costituita nel 2012) non si è ancora arrivati ad un’armonizzazione degli accordi di secondo livello. E ciò perchè Azienda e proprietà (Comuni di Rimini, Forlì, Cesena e Ravenna, oltre che TPER ed altri soci sempre pubblici in Area Vasta) vogliono armonizzare al ribasso tutti gli accordi esistenti“.

La vertenza sindacale prevede, fra i punti, anche la sicurezza del viaggio a partire dai comportamenti dei vari soggetti (passeggeri, conducente, azienda, personale di manutenzione) “per fare in modo che tutti abbiano presente e chiaro il proprio compito, così da viaggiare in modo sicuro con ben definite le responsabilità ed i confini dei comportamenti. Azienda e proprietà continuano a fare muro contrari a qualsiasi discussione. Lo sciopero era inevitabile”.

Le preoccupazione e le richieste dei lavoratori di Stars sono state portate anche all’attenzione dell’amministrazione e del consiglio comunale di Rimini dal consigliere di Rinascita Civica Mario Erbetta che ha presentato una interrogazione. “Noi di Rinascita Civica – ha dichiarato – saremo presenti a fianco dei dipendenti per la salvaguardia dei loro diritti costituzionali di poter beneficiare delle ferie e dei permessi compensativi per il recupero delle energie psico fisiche. Erbetta offre anche alcuni numeri che inquadrano la situazione: “Risultano ad oggi 5200 giornate di ferie e permessi compensativi non usufruiti dai dipendenti, una media di circa 16 a dipendente, e tale situazione è destinata ad aggravarsi nel 2020 se non si procederanno con urgenza ad assunzioni. Anche il servizio del Metromare ha distratto 3 autisti nella centrale operativa sottraendoli al servizio esterno, andando a incidere su un organico ormai carente. Da voci sindacali, risulta inoltre che le giornate ipotizzate dall’azienda nel nuovo piano ferie che dovrà effettuarsi per il 2020 passeranno dalle 8.100 dello scorso anno a 6800, e tutto ciò invece che diminuire le 5200 giornate in arretrato le farà lievitare inesorabilmente di almeno altre 1500 giornate. La giustificazione dell’azienda di troppe malattie o troppe persone che beneficiano dei concedi parentali o per l’Handicap risulta inadeguata per una società partecipata che deve provvedere ad un servizio pubblico.

I lavoratori della Start sono mesi che lavorano in estrema emergenza, con turni sfiaccanti (alcuni con più di 7 ore di guida senza tempi di recupero) e con ricorso a straordinario superiore a 15.000 ore annue (imposto in maniera insistente in particolare aglia ssunti a tempo determinato) e se commettono degli errori durante la guida la responsabilità ricade sempre e soltanto su di loro, come le disavventure della notte di Capodanno sul Metromare hanno evidenziato. Servono assunzioni (almeno 10) e servono subito, per consentire ai lavoratori di godere di un diritto costituzionale come le ferie, che ricordo servono per recuperare le fatiche lavorative e non sono un optional del lavoro. Inoltre con il blocco dello straordinario salteranno corse e creeranno disagi agli studenti e agli anziani e questo il Comune di Rimini non deve permetterlo“.