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Sabato servizi a seconda di adesione

Sindacati lavoratori Start: scioperiamo per migliorare il servizio

In foto: repertorio
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di Redazione   
Tempo di lettura lettura: 2 minuti
gio 16 gen 2020 16:16 ~ ultimo agg. 19:31
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Non vogliono apparire come antipatici ma vogliono anzi spiegare le motivazioni di uno sciopero collocato proprio nelle ore di apertura del Sigep, una delle manifestazioni fieristiche più delicate per Rimini. I sindacati dei lavoratori di Start Romagna FILT – FIT – UILT – FAISA – UGL – USB sottolineano che lo sciopero non è contro i cittadini, ma vuole invece rivendicando un servizio migliore rivendicando i diritti dei dipendenti. I lavoratori di Start Romagna di Rimini hanno accumulato seimila giornate di ferie ma non riescono ad usufruire del riposo nel momento in cui ne hanno la necessità, ricordano i sindacati che lamentano anche l’assenza di confronto con azienda e istituzioni riminesi.

E per sabato mattina specificano: i servizi non saranno garantiti ma si svolgeranno o meno a seconda dell’adesione del personale.


Vogliamo precisare le motivazioni dello sciopero di 4 ore dei dipendenti START Romagna di Rimini del 18 gennaio (giorno di apertura del Sigep) e del perché è stata scelta proprio una data così importante per la città di Rimini.

Non entriamo troppo nel tecnico, anche perché risulterebbe poco comprensibile e noioso.  Dopo otto anni di trattative (Start è stata costituita nel 2012) non si è ancora arrivati ad una armonizzazione degli accordi di secondo livello. Tutto ciò, non per qualche strana strategia sindacale, ma per un disegno aziendale e della proprietà (Comuni di Rimini, Forlì, Cesena e Ravenna, oltre che TPER ed altri soci sempre pubblici in Area Vasta) che vuole armonizzare al ribasso tutti gli accordi esistenti.

Vogliamo che la collettività capisca bene il problema, altrimenti rischiamo di far apparire “antipatici” dei lavoratori che guadagnano meno di un operaio appena assunto (circa 1.100 euro al mese), che lavorano 6 giorni su 7 compresi i festivi e le domeniche, con una patente professionale che costa tante migliaia di euro e comporta tante responsabilità.

Vogliamo ribadire che la vertenza aperta prevede, fra i punti, anche la sicurezza del viaggio; cioè, come si devono comportare i vari attori (passeggeri, conducente, azienda) per fare in modo che tutti abbiano presente e chiaro il proprio compito, così da viaggiare in modo sicuro con ben definite le responsabilità ed i confini dei comportamenti.

Tutto ciò è in piedi da oltre un anno, ma né il Comune di Rimini (in un incontro in Prefettura l’Assessore si era impegnata ad aprire un tavolo), né Start, né nessun altro, vogliono portare avanti la discussione. Solo in Provincia di Ravenna si sta lavorando in modo serio per avere un protocollo chiaro e volto a migliorare il servizio.

I lavoratori di Start Romagna di Rimini hanno accumulato seimila giornate di ferie e, nonostante ciò, non riescono ad usufruire del riposo nel momento in cui ne hanno la necessità.

Vorremmo anche precisare, in merito al comunicato Start Romagna, che tutti i servizi non saranno garantiti dalle 9 alle 13, contrariamente a quanto si evince dal comunicato di Start Romagna. La frequenza e lo svolgimento dei servizi, ovviamente, varierà sulla base dell’adesione allo sciopero degli autisti incaricati di svolgere i servizi.

Comunque, concludendo, ribadiamo che le motivazioni dello sciopero sono volte a migliorare il servizio per la cittadinanza, ad ottimizzare l’impianto aziendale e chiaramente alla tutela di tutti i lavoratori, che attualmente vivono e lavorano in un ambiente di lavoro poco sereno e secondo noi poco equo.

Siamo convinti che debba essere aperto un tavolo di confronto con la proprietà, al fine di ottimizzare Start Romagna e migliorare il servizio.