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fermato per tentata violenza

Si intrufola in ascensore e tenta un approccio sessuale

In foto: gli agenti della Questura
gli agenti della Questura
di Lamberto Abbati   
Tempo di lettura lettura: 2 minuti
gio 12 dic 2019 15:00 ~ ultimo agg. 13 dic 11:50
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Ha atteso che le porte dell’ascensore si aprissero, poi si è intrufolato all’interno e sfruttando il fatto di trovarsi da solo con la “preda”, ha cercato di baciare sulla bocca una giovane sconosciuta, bloccandole le braccia e cercando di immobilizzarla. Attimi di terrore ieri pomeriggio all’interno di una clinica medica riminese per un ragazza di 23 anni di origine albanese. Secondo quanto ricostruito dalla polizia, che ha arrestato con l’accusa di tentata violenza sessuale il presunto molestatore, un 32enne senegalese con diversi precedenti alle spalle e due ordini di espulsione non ottemperati, se le porte dell’ascensore non si fossero aperte la giovane non avrebbe avuto scampo.

Intorno alle 16.30 la 23enne fa il suo ingresso nella clinica per effettuare una visita medica. Chiama l’ascensore ed entra, ma poco prima che le porte si richiudano ecco che si intrufola un ragazzo di colore. All’interno sono solo loro due. Il senegalese all’improvviso va addosso alla ragazza tentando di baciarla sulle labbra. Lei d’istinto si sposta, ma lui le blocca le braccia sfruttando la sua mole. Mentre l’ascensore sta ancora salendo, la 23enne grida con tutto il fiato che ha in corpo. E’ allora che il 32enne tenta di bloccare l’ascensore schiacciando il pulsante alt.

Le porte per fortuna si aprono e la giovane corre fuori in lacrime. A soccorrerla è una dottoressa che, intuita la situazione di pericolo, chiama immediatamente il 112. Il senegalese, vistosi scoperto, resta in ascensore e torna a piano terra, ma ad attenderlo trova gli agenti delle volanti. Sarà la stessa vittima a riconoscerlo senza ombra di dubbio. Il 32enne, stando alla ricostruzione dei poliziotti, sarebbe entrato nella clinica con l’intento di avvicinare la giovane dal momento che non aveva effettuato alcun tipo di prenotazione e non era neppure recato agli sportelli informativi. Per il molestatore si sono aperte le porte del carcere in attesa dell’udienza di convalida.