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il mistero del cadavere nel fosso

Estradato in Italia lo stalliere accusato di traffico di essere umani

In foto: il pakistano Ali Irfan all'arrivo in caserma - Adriapress
il pakistano Ali Irfan all'arrivo in caserma - Adriapress
di Redazione   
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mar 3 dic 2019 13:56 ~ ultimo agg. 4 dic 12:18
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E’ rientrato oggi (martedì) in Italia scortato dallo SCIP (Servizio per la Cooperazione Internazionale di Polizia della Criminalpol) Ali Irfan, il 33enne pakistano arrestato in Grecia il 30 ottobre scorso e destinatario di un mandato d’arresto europeo con ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal gip del Tribunale di Rimini. Il provvedimento cautelare, emesso nei confronti del cittadino pakistano, è scaturito al termine di una complessa attività d’indagine, condotta anche mediante l’ausilio di intercettazioni telefoniche ed ambientali dai carabinieri della Compagnia di Riccione a seguito del ritrovamento di un cadavere in avanzato stato di decomposizione all’interno dal canale di raccolta delle acque piovane in località Montalbano, frazione di San Giovanni in Marignano, il 7 settembre 2018 (vedi notizia).
La latitanza all’estero è stata fermata dalla polizia sulla base delle indagini e dei riscontri effettuati dall’Arma di Riccione e coadiuvata nella penisola balcanica dalla Seconda Divisione Interpol dello SCIP e dall’Ufficio dell’Esperto per la Sicurezza di stanza ad Atene. Una volta atterrato a Fiumicino ed espletate le formalità di rito negli uffici della polizia di Frontiera Aerea, nel pomeriggio Irfan è stato prima condotto nella caserma di Riccione e poi trasferito in carcere. Nei prossimi giorni verrà interrogato alla presenza di un interprete dal pubblico ministero.