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Fondi statali per 427mila euro

Progettazioni preliminari. I sei progetti candidati dal comune di Rimini

In foto: un cartello "bicipolitano"
un cartello
di Andrea Polazzi   
Tempo di lettura lettura: 4 minuti
mer 6 nov 2019 15:51
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Sono sei i progetti che il Comune di Rimini ha candidato al finanziamento per la progettazione preliminare grazie alle risorse dell’apposito Fondo statale. Si tratta di risorse per 427mila euro per il triennio 2018 – 2020 che diventare 650.000 nell’eventualità di una reintegrazione del Fondo per l’anno 2019. Gli interventi candidati sono quello sugli assi principali della Bicipolitana, quello relativo alla definizione di un servizio integrato di micromobilità e bike-sharing, la progettazione di infrastrutture per la sosta in attuazione degli stralci successivi del Parco del Mare, la definizione del sistema infrastrutturale e della mobilità dell’area della Stazione Ferroviaria, la realizzazione dell’avamporto e il piano di settore per le ZONE 30 e la disciplina delle aree Ztl.

Si tratta di finanziamenti importanti – ha commentato l’assessore al Territorio Roberta Frisoniperché ci consentono, alleggerendo di risorse economiche consistenti il nostro Bilancio, di portare avanti la progettazione di interventi strategici in tema di mobilità sostenibile e declinare l’attuazione delle azioni previste dal Piano Urbano della Mobilità Sostenibile. Inoltre, se verranno confermate le nostre speranze di incremento dei fondi per il 2019, potremo concentrarci con successo anche su altri temi affrontati nel Pums, come la definizione e progettazione di corridoi preferenziali, anche in sede propria, del TPL; la messa in sicurezza delle intersezioni lungo le strade statali e dell’utenza debole; le attività di monitoraggio degli indicatori del Pums attraverso l’utilizzo dei Big data.

Il dettaglio degli interventi di cui è stata individuata la redazione del progetto preliminare:

Bicipolitana

Il PUMS ha definito le linee della Bicipolitana, che rappresenta la rete delle piste ciclabili che collegano i principali punti di interesse della città e che costituiscono le direttrici degli spostamenti sistematici e turistici. In particolare la Bicipolitana si compone di 9 linee, le cui infrastrutture sono state realizzate solo parzialmente. Il progetto non si dovrà limitare al solo studio delle opere infrastrutturali, ma dovrà codificare un sistema di segnaletica orizzontale e verticale di facile lettura che identifichi in modo univoco gli itinerari della Bicipolitana e i poli attrattori. Sulla base di queste premesse si intende candidare all’interno del bando la progettazione di fattibilità tecnico-economica dei tratti mancanti (17Km circa) a completamento della Bicipolitana prevista nel PUMS.

Il sistema infrastrutturale e della mobilità dell’area della Stazione Ferroviaria

Il PUMS ha individuato nell’area della stazione ferroviaria il principale HUB intermodale per i sistemi di mobilità della Città. Infatti le previsioni del PUMS individuano in questa area la presenza di Capolinea di quasi tutte le linee di TPL del bacino, compreso il Trasporto Rapido Costiero (TRC); Velostazione per il deposito delle bici; Fermata della linea 2 della Bicipolitana; Area attestamento taxi/NCC; Stazione ferroviaria; Potenziamento delle aree di parcheggio a servizio dell’hub intermodale, ma anche di attestamento al centro storico. In questo quadrante è previsto
anche il recupero di aree ferroviarie dimesse con insediamenti residenziali e l’inserimento di nuove funzioni pubbliche, cosi come declinato nel Protocollo d’intesa sottoscritto con le società del Gruppo FS.
 In relazione alla concentrazione di queste attività e infrastrutture si ritiene necessario redigere un piano di settore dedicato a questa area che disciplini l’integrazione dei vari sistemi di trasporto e l’accessibilità alle funzioni in essa collocate.

Il servizio integrato di micromobilità e bike-sharing

Il PUMS nell’ambito delle azioni da adottare per incrementare la mobilità attiva, ha previsto di potenziare e introdurre sistemi innovativi di trasporto in sharing. Il Comune di Rimini ha avviato nella stagione estiva 2019 un servizio sperimentale di monopattini in sharing free-floating, che ha evidenziato la possibilità di questo sistema di trasporto di dare soddisfazione ad una quota di domanda ben definita. Si tratta di un settore, quello della micromobilita’ elettrica e dei sistemi di sharing (monopattini e biciclette) in forte evoluzione; l’Amministrazione intende approfondire le modalità operative e gestionali per introdurre stabilmente soluzioni di sharing mobility di ultimo miglio che rispondano alle esigenze di cittadini e turisti.

Infrastrutture per la sosta del Parco del Mare

Alla luce degli studi svolti, anche nell’ambito del PUMS, sono state individuate aree nelle quali ubicare nuovi parcheggi a servizio di tutto il nuovo lungomare e tra questi alcuni sono stati pensati sotterranei. Atteso che l’Amministrazione Comunale ha già redatto i progetti esecutivi e avviato le gare per i primi tratti del Parco del Mare sud e nord, in attuazione delle strategie definite nel PUMS, si ritiene di proseguire nell’attività progettuale di traduzione delle linee guida in interventi da mettere a gara per i successivi tratti del Parco del Mare, con particolare riferimento ai parcheggi interrati.

Avamporto

Il PUMS ha previsto di migliorare l’accessibilità al porto per i natanti  e incrementare i livelli di sicurezza attraverso la realizzazione di un avamporto, che possa creare uno specchio “calmo” all’ingresso del canale. Tale soluzione permetterà inoltre di poter accogliere navi di grandi dimensioni, per incrementare gli scambi commerciali e turistici, potendo accogliere anche la croceristica, ed infine aumentando gli spazi per la flotta di pescherecci che risulta essere una della più numerose e importanti dell’Adriatico. In relazione agli scali croceristici andranno  anche adeguate le banchine per permettere una migliora accessibilità alla Città.

Zone 30 e disciplina aree Ztl

Il PUMS, recependo gli indirizzi del PAIR 2020 (D.G.R. 1802/2013) e introducendo con il Parco del Mare delle aree a ridotta accessibilità dei veicoli privati, ha previsto di aumentare le zone 30 e le aree ZTL,  attualmente limitate al centro storico. In relazione a queste previsioni e alla diverse tipologie di aree che saranno oggetto della nuova disciplina, si rende necessario redigere un piano di settore complessivo affinché vengano garantiti da un lato gli obiettivi della riqualificazione ambientale e urbana di taluni comparti e dall’altro la necessità di accesso per alcune categorie di utenti, quali ad esempio disabili, mezzi di soccorso, mezzi per la logistica delle merci