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Pulire la città

La Nuova Era: giovani volontari che si sporcano le mani

di Redazione   
Tempo di lettura lettura: 2 minuti
gio 14 nov 2019 15:15 ~ ultimo agg. 18 nov 17:40
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Da qualche domenica si girano per le spiagge e per i parchi della città dei ragazzi,  intenti a pulire e rimovere rifiuti e residui di plastica, che sporcano e offendono i nostri luoghi più cari e visitati. Si fanno chiamare La Nuova ERA e sono un gruppo di giovani volontari riminesi, che hanno a cuore l’ambiente e la propria città e che per essa hanno deciso di promuovere iniziative di pulizia e bonifica di spiagge e parchi nel riminese per provare a rendere il mondo “un po’ migliore di come lo abbiamo trovato.

“Siamo partiti in cinque amici, – spiega Simone uno dei referenti –  siamo ragazze e ragazzi dai 20 ai  24 anni, che per scherzo e un po’ per gioco nell’estate 2019 hanno voluto investire parte del proprio tempo libero nella raccolta di rifiuti sulla battigia della nostra amata città, e oggi siamo un gruppo che vanta più di 40 volontari dopo appena poche settimane. ll nostro fine ultimo è completare un’opera buona per noi, per la nostra città, i suoi abitanti, ma soprattutto per l’ambiente: casa di tutti.

L’ultimo intervento di risanamento di questi nuovi gladiatori dell’ambiente, risale proprio a domenica 10 novembre, quando i ragazzi, per  la dodicesima giornata di raccolta, si sono dedicati a questa loro sana e utilissima passione.  Fino ad oggi si sono concentrati sulla battigia riminese, in particolare dal bagnino 100 alla spiaggia libera e nel parco della Cava di Rimini, con appuntamenti di raccolta settimanali. SI tratta di momenti in cui il gruppo condivide il lavoro e si adopera per segnalare  le zone maggiormente degradate. Solo nella giornata di domenica hanno trovato oltre 70 siringhe (che sono state segnalate in quanto non potevano  raccogliere  per la mancanza di autorizzazione), 90 bottiglie di vetro, altrettante di plastica oltre ad ogni altro genere di rifiuti,  da batterie  di auto vettura a preservativi, fazzoletti sporchi, cartacce, packaging plastici e metallici, …).

“E’ un modo per ‘sporcarsi le mani attivamente’ – ribadisce Simone – il nostro scopo è quello sensibilizzare per primi i cittadini e stimolarli a fare nel proprio piccolo gesti di differenza, non banali ma neanche impossibili, per salvaguardare il bene che fortunatamente abbiamo e per amore della nostra città; per secondo vogliamo riportare l’attenzione agli enti competenti che dotati di mezzi e potere decisionale possono aiutarci in tutto questo.”

Emiliano Violante