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commercio in crisi

Federmoda: serve web tax e legge sugli outlet

In foto: Giammaria Zanzini
Giammaria Zanzini
di Simona Mulazzani   
Tempo di lettura lettura: 2 minuti
ven 1 nov 2019 14:17
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Una crisi che non demorde quella che colpisce le attività commerciali. In sette anni Rimini ha perso 1751 imprese, oltre un terzo, 629, del settore moda. Per Giammaria Zanzini, rappresentante riminese nel consiglio nazionale di Federazione Moda Italia e vice presidente regionale, le motivazioni vanno anche cercate nella concorrenza sleale ai piccoli negozi da parte dei grandi colossi web e dagli outlet. La richiesta che arriva è quella di istituire a livello nazionale una web tax e in Emilia Romagna una legge regionale che regolamenti gli outlet, sulla scorta di quanto già fatto in Toscana e Lazio.

I dati del commercio al dettaglio nel settore moda sono sconfortanti – dice Zanzini -. Negli ultimi sette anni e mezzo, dal 2011 al primo semestre del 2019, hanno chiuso in Italia 50.000 punti vendita del solo dettaglio moda, a fronte di 25.290 nuove aperture. E non fanno eccezione né l’Emilia Romagna, né la provincia di Rimini che negli ultimi 7 anni ha perso 1.517 imprese di cui ben 629 nel nostro settore che comprende tessile, intimo, abbigliamento, accessori, calzature e pelletteria (-89 all’anno). I motivi sono indubbiamente molteplici ed articolati, ma possiamo affermare con sicurezza che molti dei problemi che affliggono i negozi al dettaglio “tradizionali” derivano dal dover giocare la difficile competizione di mercato con players che non soggiacciono alle stesse regole.

I giganti dell’ e-commerce ad esempio possono praticare una concorrenza sul prezzo che possiamo indubbiamente definire “sleale”, giovandosi di un vantaggio competitivo derivante dal fatto di sottostare ad una pressoché inesistente tassazione degli utili d’impresa rispetto all’enorme carico fiscale che grava invece sul piccolo dettagliante. E poi qualcuno immagina di risolvere i problemi economici italiani con le lotterie sugli scontrini e l’incentivazione dell’utilizzo della moneta elettronica, sottintendendo a questo ragionamento che lì è annidato il male della nazione! Non possiamo più accettare simili offensive illazioni  Si pensi invece ad istituire una web tax seria che faccia finalmente giustizia e ristabilisca gli equilibri di mercato.

Anche i Factory Outlet Center beneficiano di una posizione di privilegio data anche da una normativa lacunosa, a volte con la complicità delle Regioni: da mesi stiamo chiedendo alla Regione Emilia Romagna un intervento, così come legiferato dalla Regione Toscana e più recentemente dal Lazio, che vada a regolamentare gli Outlet in una logica sia di chiarezza verso il consumatore sia di parziale ripristino della tanto auspicata “par condicio” con i piccoli dettaglianti, ma ad oggi ancora nessuna risposta. Federmoda – Confcommercio ho proposto anche di inserire nel regolamento lo stop ai saldi straordinari”.