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servono altri approfondimenti

Bimbo morto a 2 anni, l'autopsia non chiarisce le cause del decesso

In foto: il Pronto Soccorso dell'Infermi
il Pronto Soccorso dell'Infermi
di Lamberto Abbati   
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mar 5 nov 2019 19:17 ~ ultimo agg. 6 nov 16:55
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Serviranno ulteriori approfondimenti medici per stabilire le esatte cause della morte del piccolo Alessandro, il bimbo di 2 anni deceduto all’ospedale Infermi nella notte tra il 30 e il 31 ottobre. L’autopsia effettuata questa mattina dall’anatomopatologo incaricato dalla Procura di Rimini, il professor Marco Salvi di Genova, non ha individuato con certezza il motivo del decesso. Dall’esame autoptico, però, sarebbe emersa un’ipertrofia cardiaca, ovvero un’ispessimento del cuore. L’addome (la zona in cui il bimbo aveva avvertito forti e insistenti dolori che avevano spinto i genitori a portarlo al pronto soccorso), invece, non presenterebbe nessuna lesione. Servirà quindi la consulenza di un esperto in cardiologia pediatrica per accertare se esista un nesso causale tra l’evento morte e la patologia riscontrata. Non si esclude, infatti, che il piccolo Alessandro potesse essere affetto da una malattia congenita ereditaria. Per un responso definitivo ci vorranno dai tre ai sei mesi, mentre tra 60 giorni verranno depositate le conclusioni del professor Salvi.

Hanno partecipato all’autopsia anche i consulenti di parte dei cinque sanitari indagati (nominati dagli avvocati Piero Venturi, Nicoletta Gagliani, Alessandro Pierotti, Leonardo Bernardini e Andrea Muratori), mentre la famiglia del piccolo Alessandro, tramite l’avvocato Massimiliano Orrù, ha preferito non nominare un proprio perito. L’indagine, affidata al sostituto procuratore Davide Ercolani, vede indagati come atto dovuto, con l’ipotesi di omicidio colposo, i cinque sanitari dell’Infermi, quattro medici e un infermiere, che hanno avuto in cura Alessandro nelle sue ultime 24 ore di vita.