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Nuova battaglia

Metromare, Riccione sulle barricate. Pullè: gestione va affidata tramite bando

In foto: Fabrizio Pullè e un rendering del Metromare
Fabrizio Pullè e un rendering del Metromare
di Andrea Polazzi   
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ven 23 ago 2019 11:51 ~ ultimo agg. 16:32
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Ieri è arrivato un passo avanti decisivo verso la messa in servizio del Metromare, meglio noto come Trc (vedi notizia). Dopo una ventina d’anni di polemiche e discussioni teoriche e sulla carta, il trasporto rapido costiero si prepara ad essere giudicato nei fatti. Il Comitato di Coordinamento ha infatti dato il via libera, col voto contrario del sindaco di Riccione Renata Tosi, all’attivazione sperimentale con mezzi sostitutivi in attesa di quelli previsti contrattualmente. “Non sono più tollerate meline di alcun tipo” attacca il presidente della provincia Santi (vedi notizia), riferendosi (senza citarla) all’amministrazione riccionese. “Prima si parte – dice -, prima si offre un servizio di cui il territorio ha un bisogno vitale e prima si inizia ad ammortizzare l’investimento”. “Non è possibile tenere tutto fermo per questioni di lana caprina” conclude. Ma Riccione non sembra convinta. “Far viaggiare nel “budello” del Trc, autobus su gomma anziché quelli elettrici, tanto proclamati, aggiunge un altro tassello nero a quest’opera faraonica, infinita, inutile e che per ora ha solo deturpato la città…..cos’altro ci attenderà?” si legge in un post della Lista Civica Renata Tosi. Il capogruppo di Noi Riccionesi, Fabrizio Pullè, rincara la dose e ricorda il ridimensionamento negli anni del progetto: dalle prime suggestioni di un trasporto a levitazione magnetica o di una monorotaia fino al semplice trasporto su gomma con normali autobus a metano con autista attuali. “Hanno distrutto sogni, abbattuto illegittimamente case, solo per far circolare degli autobus” prosegue il consigliere di maggioranza annunciando ancora una battaglia: quella per affidare la gestione dell’opera tramite regolare bando.