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Anno orribile per l'agricoltura

Il grido d'allarme degli agricoltori messi in ginocchio da meteo e insetti

In foto: Foto di repertorio
Foto di repertorio
di Andrea Polazzi   
Tempo di lettura lettura: 2 minuti
lun 12 ago 2019 14:42 ~ ultimo agg. 16:00
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Meteo inclemente e attacchi di insetti stanno mettendo in ginocchio l’agricoltura della Romagna. A mettere in fila le criticità del comparto è la commissione per la rilevazione prezzi della Camera di commercio di Forlì-Cesena e Rimini. Le 8.681 imprese attive nelle due province stanno pagando dazio ad un clima anomalo. Lunghi periodi siccitosi, alternati a piogge eccezionali con grandinate improvvise e trombe d’aria hanno portato ad una drastica riduzione delle produzioni cerealicole, in particolare di collina, e ad una qualità scadente del prodotto. Il settore frutticolo ha subito le stesse avversità climatiche con produzioni inferiori alla media, pezzature piccole e di scarsa conservazione. Il settore sementiero ha evidenziato problemi di nascita e di crescita che si sono tradotti in risemine oppure ritardi di produzione. I prodotti registrano quotazioni basse che risentono anche del problema delle importazioni, da paesi comunitari, di prodotti ortofrutticoli a prezzi di molto inferiori (spesso al di sotto del costo di produzione locale).
A complicare ulteriormente l’annata 2019, gli attacchi di insetti e parassiti. La cimice asiatica ha causato danni ingenti alle colture frutticole e sementiere, con pesanti perdite economiche per gli agricoltori che si traducono anche in minore competitività del sistema produttivo (non più in grado di garantire il prodotto da immettere sul mercato, in termini di quantità e di qualità). A preoccupare gli addetti ai lavori anche il fatto che i metodi di difesa contro l’insetto risultino inefficaci, col rischio quindi del suo proliferare. Alla cimice si aggiunge poi il moscerino della ciliegia che, nelle colture colpite, ha portato (in combinazione col meteo, all’azzerramento della produzione. Come se non bastasse, alcune aree (in particolare sui medicai e nei prati permanenti di collina e montagna) sono arrivate le cavallette a minimizzare il raccolto. Dalla Camera di Commercio arriva una richiesta di aiuto e collaborazione da parte delle istituzioni locali e nazionali per trovare soluzioni in grado di salvare uno dei comparti più importanti dell’economia, quello agricolo.