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Pubblicato il decreto

Risparmio tradito. Scatta l'ora dei rimborsi, come fare?

di Redazione   
Tempo di lettura lettura: 2 minuti
gio 27 giu 2019 12:14
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E’ arrivato il momento di presentare la richiesta d’indennizzo per i possessori delle azioni o obbligazioni subordinate di Banca Marche, Carichieti, Banca Etruria, Veneto Banca, Banca Popolare di Vicenza, Cariferrara, Bcc Crediveneto e Bcc Padovana.” Lo spiega Stefania Battistini di Adiconsum Romagna, l’associazione dei consumatori promossa dalla CISL.

Nei giorni scorsi, infatti, è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale il decreto ministeriale che disciplina le modalità per la presentazione delle domande. Ricomprese solo le banche che sono state poste in liquidazione coatta amministrativa dopo il 16 novembre 2015 e fino al 31 dicembre 2017.

L’elenco di chi può presentare domanda è lungo: chi ha acquistato azioni o obbligazioni, coloro che le hanno acquisite per trasferimento con atto fra vivi (coniuge e parenti entro secondo grado), chi le ha ricevute per eredità, imprenditori individuali, organizzazioni di volontariato o promozione sociale, microimprese (meno di 10 dipendenti e con bilancio totale annuo non superiore a 2 milioni di euro).

Il ristoro previsto è differenziato a seconda della tipologia dello strumento: il 30% per le azioni e il 95% per le obbligazioni, comunque, in entrambi i casi, il limite massimo dell’indennizzo è di 100.000 euro a persona. Per le obbligazioni può richiedere il rimborso anche chi è già stato parzialmente rimborsato nel 2016 ad integrazione di quanto percepito.

Nel riminese i numeri più consistenti di casi riguardano la Banca Marche. Una cinquantina solo quelli che si sono rivolti in passato agli sportelli Adiconsum. A questi si aggiunge chi ha fatto ricorso ad altre associazioni dei consumatori (principlamente Federconsumatori) e chi ha deciso di muoversi individualmente.

Le regole da rispettare sono numerose e non sono semplici da osservare – prosegue la Battistini – la documentazione da presentare, infatti, è alquanto complessa. Per questo Adiconsum si è già messa in contatto con le banche per far predisporre la documentazione necessaria in tempi brevi.
Complessivamente gli investitori che hanno già interessato Adiconsum Romagna per il ristoro e la richiesta di indennizzo sono circa un centinaio – conclude Battistini – e i nostri uffici sono a disposizione di quanti hanno bisogno d’informazioni.