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Centro culturale Paolo VI

Mafia. Al teatro Tiberio spettacolo e incontro con Forgione e Crocitti

In foto: la locandina
la locandina
di Simona Mulazzani   
Tempo di lettura lettura: 1 minuto
mar 18 giu 2019 10:17
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Il Centro Culturale “Paolo VI” di Rimini torna a parlare nuovamente di mafia, di corruzione e di territorio. La serata si terrà domani sera al Teatro cinema ‘Tiberio”. Tra arte, cultura e riflessione socio-politica si parla di ‘Ndrangheta e infiltrazione mafiosa nel territorio romagnolo ed emiliano, visto che il processo ‘Aemilia’ è stato  il maggiore processo contro la ‘ndrangheta del nord Italia con 148 imputati alla sbarra. Per testimoniare passione civile. Per essere consapevoli.  Per non abbassare la guardia.

La serata sarà articolata in due momenti:

Alle 20,45 si partirà con lo spettacolo MALA’NDRINE, Anche i Re Magi sono della ‘Ndrangheta, nato da un’idea di Francesco Forgione, scritto a sei mani con Bartolo Scifo e Pietro Sparacino, per la regia di Pietro Sparacino, uno spettacolo che narra, racconta e analizza il fenomeno della ‘ndrangheta dalle sue origini ai giorni nostri.

A seguire un dibattito tra Francesco Forgione, già presidente della Commissione Parlamentare Antimafia e autore di diversi libri sull’argomento, il quale ha insegnato Storia e sociologia delle organizzazioni criminali all’Università de L’Aquila e diretto negli ultimi anni il “Laboratorio sulle mafie” all’Università La Sapienza di Roma, e Stefania Crocitti, criminologa dell’Università di Bologna, che ha il compito di aprire un focus sullo status quo in Emilia Romagna e sul territorio riminese. Crocitti, autrice del libro Le mafie al Nord, la prima pubblicazione scientifica commissionata dall’Osservatorio sulla criminalità organizzata della Provincia di Rimini è – come Forgione – calabrese e da sempre riserva una parte dei suoi studi alla criminalità organizzata. Nella ricerca Le mafie al Nord si sofferma sui comportamenti che hanno favorito l’infiltrazione mafiosa in Emilia-Romagna, nonostante la presenza di un tessuto sociale, culturale ed economico diverso da quello del sud della nostra penisola.

Infine un intervento da parte di un esponente del Coordinamento Provinciale di LIBERA.

L’ingresso è libero.