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il caso diamanti

Fallimento Idb, rinvio delle udienze per le 19mila domande presentate

di Redazione   
Tempo di lettura lettura: 2 minuti
sab 6 apr 2019 13:21
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Novità nel ‘caso diamanti’. “In relazione al fallimento della società IDB (Intermarket Diamond Business Spa), il curatore fallimentare nominato, ha comunicato il calendario delle udienze nelle quali si dovranno verificare le istanze di tutti gli investitori, pare oltre 19mila, fra domande di restituzione, rivendica e ammissione al passivo”. A darne comunicazione è la lega Consumatori di Rimini che, attraverso l’avvocato Emanuele Magnani, ha ricevuto la nota del curatore secondo la quale il giudice delegato ha fissato il calendario delle udienze in cui saranno trattate le domande tempestive, ossia pervenute fino alla data dell’8 marzo 2019.

Per le domande di restituzione ai sensi dell’art. 87-bis l.f. è stata prevista l’udienza del 21 ottobre 2019 alle ore 10 con termine al 5 ottobre 2019 per la comunicazione dei beni in custodia da parte del curatore, ove verranno abbinati i titolari alle pietre da restituire, nonché tre udienze (5 novembre, 19 novembre e 25 novembre 2019) per le domande di rivendicazione. Per chi non avesse ancora inviato la richiesta di restituzione delle pietre, Lega Consumatori ribadisce che non vi sono termini di decadenza e le domande possono essere ancora presentate. I legali dell’associazione continueranno a tenere informati i cittadini in merito agli sviluppi della vicenda.

Lo scorso 10 gennaio, il Tribunale di Milano, sezione fallimentare, ha dichiarato il fallimento della società brocker di pietre preziose Intermarket Diamond Business Spa. Numerosi cittadini, anche riminesi, avevano acquistato per un valore “gonfiato” rispetto a quello effettivo della pietra, diamanti dalla IDB fallita, che ha utilizzato gli istituti bancari per piazzarli sul mercato come beni rifugio. Tali condotte sono state dapprima sanzionate dall’AGCM (Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato) e poi censurate dagli acquirenti stessi che si sono rivolti alle associazioni dei consumatori, fra le quali la Lega Consumatori di Rimini, promossa dalle Acli, per cercare di ottenere la risoluzione dei contratti con restituzione dei soldi corrisposti.