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Il sindaco: servono le forze

Circolare ai Prefetti per "zone rosse". Il sarcasmo di Gnassi

In foto: Andrea Gnassi
Andrea Gnassi
di Redazione   
Tempo di lettura lettura: 3 minuti
gio 18 apr 2019 14:52 ~ ultimo agg. 16:19
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Un circolare del ministero dell’Interno ricorda che la sicurezza delle città è prioritariamente una responsabilità dei sindaci ma prevede la possibilità per i prefetti di emanare delle ordinanze per proteggere le cosiddette zone rosse delle città da «persone dedite ad attività illegali», attraverso strumenti «di natura straordinaria, di necessità e urgente». I prefetti potrebbero quindi istituire delle “zone rosse” da cui allontanare criminali, spacciatori, balordi, abusivi.

I provvedimenti dei prefetti potranno disporre l’allontanamento dei soggetti in questione “nei centri urbani caratterizzati da una elevata densità abitativa e sensibili flussi turistici oppure che si caratterizzano per l’esistenza di una pluralità di istituti scolastici e universitari, complessi monumentali e culturali, aree verdi ed esercizi ricettivi e commerciali”.

Il sindaco di Rimini Andrea Gnassi con una lettera alle testate commenta

sarcasticamente la circolare di Salvini, (Una lettera ai Prefetti per dire ai Prefetti ‘fate i Prefetti’), ricordando che il problema principale restano le forze che le città hanno a disposizione per contrastare questi fenomeni.


Il commento del sindaco Gnassi:

finalmente una decisione attesa da decenni! Lo Stato italiano dichiara fermamente la sua decisione di rispettare irrevocabilmente la legge dello Stato italiano. E per farlo ha deciso di inviare una nuova circolare a tutti i Prefetti. Una lettera ai Prefetti per dire ai Prefetti ‘fate i Prefetti’, esattamente come la Costituzione italiana prevede. Grandioso! Una circolare, emanata peraltro da chi fino all’altro ieri dichiarava a squarciagola che i Prefetti ‘rimasuglio borbonico’ andavano aboliti. Può sembrare surreale, puro esercizio di propaganda securitaria. Ma ciò che è reale è che lo Stato si ricordi che la competenza (e l’ultima parola) nelle materie di ordine pubblico e della sicurezza è sua, e non da dalla circolare odierna ma dal 1948.

La prossima circolare ai Prefetti sarà quella in cui si afferma che con il rosso non si può passare all’incrocio? Se non venisse da ridere di una circolare che dice ciò che già la legge prevede, ci sarebbe da preoccuparsi. Infatti, in nome della propaganda, si indossano felpe e si inviano circolari ma non si inviano uomini e mezzi per la sicurezza delle città. In nome della campagna elettorale si sviliscono e offendono le Istituzioni (i Comuni) affermando falsità sulle funzioni assegnate ai sindaci. Dovendosene infatti occupare il Ministro dell’Interno e i Prefetti di ordine pubblico è, nei fatti, una circolare che il Ministro rivolge a se stesso. Ecco, ben venga che il Ministro solleciti se stesso a intervenire… e dunque intervenga!

Sono anni che sindaci e Polizie locali devono supplire autonomamente, volontariamente, disperatamente ai ritardi, alle distrazioni di uno Stato centrale che sulla sicurezza dimostra interesse solo quando c’è da tagliare organici e dotazioni e scaricare competenze a Regioni e Comuni. Se dicono di volere fare quello che dovrebbero già fare per contratto e legge perché lamentarsi? Ben venga. Dico sempre che noi sindaci siamo ‘filogovernativi per definizione’ perché se un Governo- qualunque esso sia, centrosinistra, centrodestra, gialloverde- fa bene per i Comuni, i primi a beneficiarne sono (sarebbero) i cittadini e le comunità. Siamo tutti d’accordo sulla sicurezza e sui problemi che vediamo tutti i giorni; è sul chi lo debba fare che le strade si divaricano, in barba a Costituzione e un corpus di leggi e sentenze lungo un chilometro. Le forze dell’ordine e la Prefettura, grazie alla magica circolare del Ministro, possono ora intervenire esclusivamente, direttamente e con propri mezzi e organici su quanto già di loro competenza: ad esempio, per area stazione, prostituzione lungo la Statale da Bellaria a Riccione, abusivismo commerciale in spiaggia. Risolvono problemi a cui sono per legge preposti? Sarei arcicontento, non ne faccio una questione di gelosia istituzionale, per carità. Dopo che per troppo tempo siamo stati costretti come Sindaci a intervenire ‘per conto terzi’ con le donne e gli uomini della Polizia locale, ‘inventando’ anche ordinanze creative contro l’inerzia legislativa e operativa dello Stato. In questi anni di deficit di organici, uomini in strada e leggi certe, è solo con l’abnegazione delle forze dell’ordine che già erano qui (come tutti sanno, in numero nettamente inferiore alle esigenze della nostra realtà territoriale) e il nostro impegno che si è potuto dare ai cittadini risposte concrete.

Si proceda pure con l’area stazione o l’abusivismo commerciale: potrei proporlo io stesso nella prossima seduta del Comitato provinciale per l’ordine pubblico e la sicurezza. E se nel frattempo qualcuno si dimostrasse meno ‘distratto’ sul convitato di pietra chiamato nuova Questura in via Bassi oppure sull’invio dei rinforzi estivi (sui quali ancora non si sa nulla ma visti i precedenti magari arriveranno a fine luglio)… beh saremmo tutti ancora più arcicontenti. Indubitabilmente.