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Riformata la prima sentenza

Omicidi Mannina e Nusdorfi. Ergastolo per lo zio di Demiraj

In foto: Demiraj nel luogo dove venne trovato il corpo di Mannina
Demiraj nel luogo dove venne trovato il corpo di Mannina
di Redazione   
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mer 20 mar 2019 19:39 ~ ultimo agg. 21 mar 15:46
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La Corte di assise di appello di Bologna ha condannato all’ergastolo Sadik Dine, accusato degli omicidi di Silvio Mannina, trovato cadavere in una cava di Santarcangelo, e dell’ex compagna Lidia Nusdorfi, uccisa alla stazione di Mozzate nel Comasco, tra il 28 febbraio e il primo marzo 2014. La decisione – riferisce l’Ansa – è arrivata dopo sette ore di camera di consiglio. I giudici hanno accolto la richiesta del sostituto procuratore generale Valter Giovannini di riformare la sentenza di primo grado, a Rimini, quando Dine venne condannato a cinque anni per l’occultamento di cadavere, ma era stato assolto per il duplice assassinio.
Del delitto erano accusati anche il nipote di Dine, l’albanese Dritan Demiraj e la sua amante Monica Sanchi, deceduta di recente per una malattia, era stata condannata a 30 anni.
Demiraj, condannato all’ergastolo, è stato dichiarato incapace di affrontare il processo per le conseguenze di un pestaggio che ha subito in carcere mentre la Sanchi, condannata a 30 anni, è morta a inizio febbraio per una malattia.