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Dopo le diffide, arriva l'esposto

Concessioni demaniali. Biagini presenta esposto in Procura

In foto: Roberto Biagini
Roberto Biagini
di Redazione   
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lun 17 dic 2018 16:58 ~ ultimo agg. 18 dic 14:49
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L’ex assessore del comune di Rimini, l’avvocato Roberto Biagini, ha inviato un esposto alla Procura di Rimini e a quella regionale presso la sezione giurisdizionale per l’ Emilia Romagna della Corte dei Conti. Il tema è quello delle concessioni demaniali marittime. Nonostante le precedenti diffide (del maggio e agosto scorso) – ricorda Biagini –  “che intimavano agli Enti Pubblici competenti a vario titolo in materia di Demanio Marittimo (Comune di Rimini, Regione Emilia Romagna, Agenzia del Demanio, Capitaneria di Porto ) di applicare il diritto eurounitario alla luce della sentenza della Corte di Giustizia il 14 Luglio 2016” nulla è stato fatto anzi, spiega l’avvocato “ho ricevuto solo risposte “dilatorie” da parte degli enti competenti“. Ad essere incompatibili con la normativa europea sarebbero la “cosiddetta proroga automatica della scadenza delle concessioni demaniali a scopo turistico ricreativo disposta dal legislatore nazionale (attualmente il 31.12.2020)” e “l’emendamento salva-spiagge” del giugno 2016.

La nota dell’avvocato Roberto Biagini

In data odierna ho trasmesso tramite posta elettronica alla Procura della Repubblica c/o il Tribunale di Rimini e alla Procura regionale presso la sezione giurisdizionale regionale per l’ Emilia Romagna della Corte dei Conti un esposto per:
1) omessa applicazione da parte degli Enti Pubblici del diritto euro unitario e per mancata disapplicazione delle norme in contrasto: a) con i principi del T.F.U.E. ( artt. 49-56-106-); b) con la direttiva 2006/123/CE in materia di concessioni demaniali marittime a scopo turistico ricreativo e di conseguenza,
2) omessa attivazione della procedura di pubblica evidenza delle concessioni demaniali marittime a scopo turistico ricreativo e omessa applicazione della procedura di incameramento ex. Art. 49 del codice della navigazione.

Nonostante le mie precedenti diffide del 24 Maggio 2018 e del 29 Agosto 2018, che intimavano agli Enti Pubblici competenti a vario titolo in materia di Demanio Marittimo ( Comune di Rimini, Regione Emilia Romagna, Agenzia del Demanio, Capitaneria di Porto ) di applicare il diritto eurounitario alla luce della sentenza della Corte di Giustizia il 14 Luglio 2016 ( cause riunite C 458/14 e C 67/15 “Promoimpresa e Melis”) la quale non riteneva compatibile con la normativa europea:
a) la “cosiddetta proroga automatica della scadenza delle concessioni demaniali a scopo turistico ricreativo” (prima la 31.12.2015 poi al 31.12.2020) disposta dal legislatore nazionale con l’art. 1, comma 18, del decreto legge 30 dicembre 2009, n. 194 (Proroga di termini previsti da disposizioni legislative), convertito dalla legge 26 febbraio 2010, n. 25, e successivamente modificato dall’art. 34-duodecies, decreto legge 18 ottobre 2012, n. 179, introdotto in sede di conversione dalla legge 17 dicembre 2012, n. 221;
b) l’ emendamento “Salva Spiagge” -art. 24, comma 3-septies Dl 24 Giugno 2016, n. 113- ( Consiglio di Stato, sezione VI, 12.02.2018 n. 873 e Cassazione Penale, sezione III, 14.05.2018 n. 21281), ho ricevuto solo risposte “dilatorie” da parte degli enti competenti.
Ritenendo ingiustificati tali comportamenti da parte delle pubbliche autorità in una materia che investe il pubblico interesse nelle sue manifestazioni riguardanti la tutela dei beni pubblici demaniali marittimi, i principi di libera concorrenza e di pari opportunità, la difesa del pubblico Erario, ho ritenuto di notiziare la Procura della Repubblica di Rimini e la Procura Regionale della Corte dei Conti affinchè possano valutare se tali comportamenti abbiano rilevanza di illecito penale e/ o di illecito erariale.