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Attualità Rimini

Sciopero Ryanair. Codacons presenta esposto in Procura

In foto: repertorio
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di Redazione   
Tempo di lettura lettura: 2 minuti
gio 26 lug 2018 13:07 ~ ultimo agg. 16:04
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Su Ryanair, dopo lo sciopero di ieri che solo nello scalo di Bologna ha tenuto a terra 29 voli, incombe anche una denuncia penale per truffa e frode in commercio. Il Codacons, dopo le dichiarazioni dell’operatore che ha annunciato che non concederà alcuna compensazione pecuniaria ai passeggeri danneggiati, oggi ha presentato un esposto a 28 Procure della Repubblica territorialmente competenti per gli scali dove opera la compagnia irlandese, tra queste ci sono anche Bologna, Parma e Rimini (anche se ieri allo scalo del Fellini non erano previsti voli). Tra le decine di passeggeri riminesi che ieri non sono riusciti ad imbarcarsi sui voli in partenza dal Marconi anche il giornalista de Il Ponte Francesco Barone (vedi notizia). 

“Il comportamento messo in atto da Ryanair viola in modo palese i regolamenti comunitari e le sentenze della giustizia europea e, in tal senso, si pone al di fuori dalla legge – spiega il Codacons – Il Regolamento CE 261/2004 stabilisce infatti risarcimenti da 250 a 600 euro a passeggero in caso di ritardi superiori alle 3 ore o cancellazioni dei voli, un diritto che la Corte di Giustizia Europea ha stabilito si applichi anche in caso di sciopero del personale, non rientrando le agitazioni sindacali nelle circostanze “eccezionali” per cui una compagnia aerea è esonerata dai risarcimenti.

Per tale motivo la decisione di Ryanair di non concedere la compensazione pecuniaria prevista dalla normativa appare come un vero e proprio illecito, che potrebbe realizzare i reati di truffa e frode in commercio. Il Codacons ha chiesto di di aprire una indagine penale sulla compagnia area e ha attivato una task force di legali per fornire assistenza ai passeggeri coinvolti nei disagi: tutti gli interessati possono inviare una mail all’indirizzo info@codacons.it o contattare il call center Codacons al numero 892007 e riceveranno le istruzioni su come richiedere il risarcimento spettante per legge e avviare le procedure per eventuali azioni per “danno da vacanza rovinata”, nel caso in cui ritardi e cancellazioni abbiano determinato la perdita di giorni di villeggiatura.

Infine l’associazione si rivolge alla Polizia Postale chiedendo di oscurare la pagina del sito Ryanair che fornisce informazioni sul foro legale competente (Irlanda) perché potrebbe indurre in errore i consumatori lasciando loro credere che qualsiasi azione giudiziaria sia da intraprendere nel paese dove ha sede la compagnia”.