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Cronaca Rimini

Il figlio è violento e ubriaco, il padre lo difende. Arrestati dalla Polizia

In foto: repertorio
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di Redazione   
Tempo di lettura lettura: 2 minuti
mar 23 mag 2017 15:51 ~ ultimo agg. 15:59
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Una madre preoccupata per la figlia minorenne, il suo ragazzo, ubriaco e violento, il padre di lui che lo difende e colpisce gli agenti della Polizia di Stato per impedire l’arresto del figlio. Sono i personaggi con i quali si sono trovati alle prese i poliziotti la notte scorsa. Era l’una quando un equipaggio delle volanti è intervenuto in via Cesena, per la segnalazione da parte di una donna, preoccupata per la figlia minorenne in compagnia del fidanzato di origine tunisina. La donna temeva che il giovane la trattenesse contro la sua volontà e che le avesse procurato delle violenze.
All’arrivo degli agenti il nordafricano era seduto sul muretto in prossimità dell’abitazione della ragazza. Alla vista dei poliziotti ha cercato di allontanarsi ma i poliziotti gli hanno intimato di fermarsi e lui ha cominciato ad inveire verbalmente contro di loro. Il ragazzo, di 22 anni, era visibilmente ubriaco.
Alla richiesta di fornire le proprie generalità, si è rifiutato poi ha indicato un veicolo parcheggiato dicendo: “è lì che è quella p…’ riferendosi alla madre della fidanzata, che impaurita si era chiusa in macchina. Gli agenti hanno chiamato al telefono la ragazzina per accertarsi delle sue condizioni fisiche e psichiche ma la conversazione della ragazza con uno dei poliziotti è stata interrotta dal ragazzo che ha chiuso bruscamente la chiamata.
Nel frattempo sono giunti sul posto i genitori del giovane ragazzo e la ragazza: la madre del tunisino ha invitato il figlio a tenere un comportamento collaborativo con i poliziotti, inviti che però sono rimasti senza ascolto. Infatti se l’è presa con uno degli agenti cercando lo scontro fisico. II padre del ragazzo ha cercato di allontanare il figlio ma poi ha cercato di impedirne l’ammanettamento. Quando uno degli operatori gli ha sottratto la presa del figlio, l’uomo ha reagito con violenza colpendolo con una ginocchiata alla zona lombo sacrale.
I due tunisini, padre e figlio, di 46 e 22 anni, sono stati portati in Questura dove sono stati arrestati per violenza e resistenza a pubblico ufficiale. Sono stati giudicati in mattinata con rito direttissimo.

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