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Ambiente Nazionale

Mare pulito, sottoscritta proposta di legge per vietare la microplastica nei cosmetici

In foto: cosmetici (archivio)
cosmetici (archivio)
di Roberto Bonfantini   
Tempo di lettura lettura: < 1 minuto
lun 4 lug 2016 11:17
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Secondo il recente dossier Plastic Free Sea di Legambiente il 95% dei rifiuti galleggianti monitorati nei nostri mari è costituito da plastica. Rifiuti che si scompongono in pezzi sempre più piccoli fino a diventare microplastiche, la parte più pericolosa dell’inquinamento marino da plastica.

Per contrastare l’inquinamento marino da microplastiche, anche il deputato Pd riminese Tiziano Arlotti ha sottoscritto la proposta di legge elaborata dal collega Ermete Realacci, che prevede che dal 1° gennaio 2019 sia vietato produrre e mettere in commercio cosmetici contenenti microplastiche e prevede inoltre multe salate per i trasgressori.

“Una delle maggiori fonti di microplastiche sono proprio i cosmetici – spiega Arlotti: creme, scrub, bagnoschiuma, dentifrici, maschere, rossetti e schiume da barba ne possono essere composti al 90%. Nel 2013, nella sola Europa, ne sono state usate 5 mila tonnellate, finite in gran parte in mare. Essendo di piccolissime dimensioni, pochi millimetri, le microplastiche vengono ingerite e bioaccumulate da pesci e specie marine, entrando così nella catena alimentare”.

La proposta, sottoscritta da oltre 40 parlamentari di gruppi politici sia di maggioranza che di opposizione, è nata anche grazie alla campagna “Mare mostro” di Marevivo.