Biosphera 2.0. La casa autosufficiente a Riccione sarà testata da 116 persone e dal sindaco
Sono 116 le domande giunte da persone di età compresa tra i 20 e i 68 anni, per sottoporsi ai test scientifici di ambientazione previsti all’interno della casa Biosphera 2.0, progettata dal Politecnico di Torino e dall’Università della Valle d’Aosta. Un modulo abitativo coimbentato, autosufficiente energeticamente che si affaccia direttamente sul mare alla ex colonia Bertazzoni di Riccione dove rimarrà fino al 31 agosto.
La casa itinerante, che ha già fatto tappa a Courmayer, Aosta e Milano, è stata inaugurata nella Perla verde dal sindaco Renata Tosi e dagli operatori della città: Associazione Albergatori, Cooperativa Bagnini , Associazione Bar Ristoranti di spiaggia, Riccione Terme, ristoratori, Fondazione Cetacea e rappresentanti di Comitati cittadini.
Un’ iniziativa, si legge in una nota, che rientra nell’attenzione posta a più largo respiro dall’Amministrazione nel disincentivare il consumo del territorio, mantenere e preservare il più possibile il patrimonio del verde in città e promuovere la riqualificazione energetica degli immobili.
I dettagli di Biosphera 2.0. Il modulo abitativo itinerante della Energy Revolution è grande 25 mtq, provvisto di illuminazione a led, cucina a induzione, elettrodomestici, riscaldamento e raffrescamento, zona giorno e zona notte, servizi e centrale tecnica. Obiettivo: mantenere una temperatura dell’aria tra i 23° e i 26° e una temperatura delle pareti interne tra i 19° e i 22°, oltre ad un’umidità massima dell’aria del 55%. Tra le tecnologie che permettono di ottenere questi risultati vanno ricordati i sistemi di produzione e stoccaggio di energia fotovoltaica, la limitazione della penetrazione solare grazie a delle schermature mobili e una parete microventilata.
Le persone ospitate nella casa tecnologica, si sottoporranno ai test per monitorare battito e frequenza cardiaca, temperatura corporea e attività elettrodermica.
Dati che saranno visibili sul sito www.biosphera2.com.