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Il saluto del Prefetto. Fiore all’occhiello accordo aeroporto, rammarico per la nuova questura

In foto: Il prefetto Palomba
Il prefetto Palomba
di Simona Mulazzani   
Tempo di lettura 4 min
Ven 26 Giu 2015 15:40 ~ ultimo agg. 27 Giu 11:27
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Se ne va da Rimini portando con se la “squisitezza dei romagnoli e un territorio che ha voglia di lavorare e risolvere i problemi”. Sarà il 6 luglio l’ultimo giorno di servizio per il prefetto Claudio Palomba che questa mattina ha incontrato la stampa per fare il bilancio dei suoi tre anni a Rimini. Arrivò nell’aprile del 2012 e ora andrà a Lecce. Al suo posto arriverà il primo prefetto donna per Rimini Giuseppa Strano. (Intervista integrale al Prefetto Palomba in onda alle 21.50 e 23.45 su Icaro Tv, canale 91).

La prima cosa che tiene a sottolineare Palomba è l’importante collaborazione tra pubblico e privato. Ricorda i tanti tavoli anticrisi aperti per salvare posti di lavoro nelle aziende in difficoltà.

Capitolo importante: la lotta alle infiltrazioni mafiose: “non abbiamo riscontrato nei tre anni – tiene a precisare Palomba – fenomeni nell’ambito delle amministrazioni locali.  Abbiamo siglato un importante protocollo sulle strutture alberghiere con la piena adesione dell’associazione di categoria.  Un grande lavoro che ci ha consentito di valutare cambi di gestione. Fondamentale anche il rapporto con le autorità investigative di San Marino”.

Reati predatori: “scippi, borseggi, rapine sono avvertiti fortemente sul territorio e minano il sentimento di sicurezza dei cittadini.  Su questo abbiamo deciso di implementare il circuito video sorveglianza“.

Distretto turistico: “E’ importante aiutare la ripartenza dell’economica. Il protocollo sul distretto turistico riguarda 4 province a burocrazia zero e dovrebbe finalmente essere operativo  e agevolare le imprese.”

Tagli alla sicurezza e alle prefetture: “sia da prefetto di Rimini che da presidente del sindacato dei prefetti mi sono sempre battuto contro i tagli. La sicurezza non si può  fare a 200 km di distanza. Al momento su Rimini sono ottimista: non ci sono segnali che possa assorbita da questi tagli. La dico con una battuta: non vado via da Rimini perché chiudono la prefettura“.

Rinforzi: ” dal 6 luglio sono confermati numeri sostanzialmente in linea con lo scorso anno. Non dite che arrivano dopo la notte rosa, perché per la Molo Street Parade e la notte Rosa abbiamo chiesto ed ottenuto rinforzi ad hoc“.

Palomba considera il fiore all’occhiello del mandato la conferenza permanente per l’aeroporto. “Solo un anno fa ci trovavamo in una situazione disastrosa con i concordati rigettati.  Lo sforzo corale del territorio, anche con la “colletta” ha contributo al nuovo progetto. Ha portato all’esercizio provvisorio e ha messo le basi per la nuova pagina di AirRiminum. Ad oggi sembra che l’attività stia riprendendo, lentamente ma lo sta facendo.  I numeri dell’estate sono simili allo scorso anno”.

Rammarico: la nuova questura.  “E’ una pagina delicata.  Si è  fatto è si sta facendo di tutto per dare un’adeguata sistemazione alla polizia. Ci sono ancora possibilità  aperte, anche sullo stabile di via Roma.  Rimini deve avere una questura.  Mi resta come pallino anche ora che me ne vado.  Non si dispera e non si chiude nessuna porta.  I tempi sono ristretti. Il fallimento potrebbe rappresentare nuova partenza. L’appello è  che se c’è  un interesse venga alla luce in tempi stretti“.

Le maggiori preoccupazioni: una tra le più grandi preoccupazioni è il traffico di droga, perché abbiamo notato che l’età di chi utilizza stupefacenti è sempre più bassa, così come per l’abuso di alcol. Guardia alta anche sul gioco d’azzardo“.

Accoglienza Profughi: “non siamo in grado di dare numeri futuri.  Ad oggi 350 distribuiti prevalentemente su capoluogo.  Cerchiamo di corrispondere alle richieste del Governo.  Abbiamo messo in campo progetto con diocesi e provincia per il recupero di alcune canoniche sia per gli immigrati in arrivo che per cercare di dare risposta al disagio abitativo territorio. 

La storia personale: “Ho sentito familiarità con i cittadini e spero di aver contribuito a rivitalizzare la fiducia nei confronti delle istituzioni. Io e la mia famiglia ci siamo trovati a casa propria.  Rimini è  una città con una grande vivibilità  così come porto con me la squisitezza dei romagnoli “.

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