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Rimini

Aeroporto. Masini in commissione: presto diventeremo scalo primario

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gio 28 giu 2012 18:07 ~ ultimo agg. 00:00
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Da un lato ci sono i numeri positivi dell’aeroporto Fellini evidenziati dal presidente Masini: i passeggeri passati dai 200mila del 2005 al milione sfiorato lo scorso anno, l’indotto sul territorio che nel 2010 si attestava a 500milioni di euro. E le prospettive per il futuro sono positive con la chiusura dello scalo di Forlì, un maggiore potere contrattuale nei rapporti con i vettori e le potenzialità del territorio, dotato di grande appeal verso l’Europa e la Russia in particolare. Dati che fanno dire al presidente di Aeradria che il Fellini, ora semplice aeroporto di servizio, presto potrebbe diventare “primario” e che molti privati sarebbero interessati allo scalo. A fare da contraltare ci sono però i numeri meno lusinghieri. Il bilancio 2011, portandosi dietro i passivi degli esercizi precedenti, presenta un debito di 36milioni nonostante la gestione d’esercizio sia attiva. Ammontano a 13milioni i debiti verso le banche e a 15 quelli verso i fornitori. A pesare ci sono le spese per gli investimenti che il Fellini ha dovuto effettuare per far fronte alla crescita di traffico. In ragione delle attuali difficoltà finanziarie Masini spiega come si sia deciso di ridurre da 12 a 8 milioni le spese per gli investimenti 2012-2015. Il fabbisogno economico complessivo resta quello del 2011: 27milioni di euro, 6 erano previsti da aumenti di capitale e 21 dalle banche. La crescita però degli interessi ha portato il cda di Aeradria a deliberare un nuovo aumento di capitale da 7 milioni per non dipendere troppo dagli istituti di credito.
Critici verso il nuovo aumento di capitale i consiglieri del Movimento 5 Stelle che, pur ritenendo importante lo scalo per il territorio, ne attaccano la gestione (“fallimentare” per Arduini) ed evidenziano con la consigliera Franchini come il fatturato cresca più lentamente dei debiti. La Franchini ha chiesto poi se il Fellini si possa considerare uno scalo sostenibile alla luce dei parametri ministeriali.
Pazzaglia di Sel-Fare Comune ha definisce l’aeroporto “un’idrovora succhiasoldi” che il pubblico non può permettersi di finanziare in un periodo di dolorosi tagli in tutti i settori.
Dal Pdl, per voce dei consiglieri Mauro e Renzi, toni più accomodanti con il riconoscimento dell’importanza dello scalo ma la richiesta di chiarimenti sui numeri (“a fronte di un aumento di capitale di 6 milioni” ha detto Renzi “il patrimonio è aumentato solo di 3”) e sulle prospettive (“con quelli a bilancio, gli investimenti sono terminati oppure no?” ha chiesto Mauro).
Pieno sostegno al management è arrivato invece dai consiglieri del PD che hanno messo in risalto il ruolo strategico del Fellini.

Nel suo intervento finale il presidente Masini ha risposto anche a chi, in maniera più o meno diretta, gli chiedeva se pensasse di lasciare presto il suo ruolo al vertice di Aeradria. “Il mio mandato – ha detto Masini – scade dopo l’approvazione del bilancio 2012. Un minuto dopo che gli azionisti dovessero chiedermi le dimissioni non avrei problemi a darle.”

Il comunicato stampa sulla commissione dei consiglieri del Pd Morolli e Piccari

L’aeroporto Fellini, una struttura per la città, una grande opera per tutta l’area adriatica.
In merito al tema trattato oggi nella commissione congiunta ( 2 e 5 ), quello dello stato di salute dell’areoporto, emerge fortemente come l’areoporto sia – dopo Fiera, Darsena, 105 Stadium, Pala Congressi – una grande struttura strategica per lo sviluppo della città; porta di accesso essenziale per portare in città i turisti e per essere destinazione appetibile a livello internazionale. L’areoporto è fondamentale per poter far arrivare quei turisti legati al fieristico e congressuale che danno valore alla scelta della destagionalizzazione.
Alla luce della difficoltà e dei ritmi del mercato, con la discesa di areoporti come Forlì, Ancona e Pescara, quello di Rimini diventa primario nella parte centrale della costa adriatica.
Valutando l’impatto sociale ed economico che il Fellini ha ha sul nostro territorio, va sottolineato che, dato 2010, l’areoporto genera ricchezze per più di 500 milioni di euro; numeri importanti che danno il riscontro positivo della scelta di investire in questa struttura. Al management di Areadria va riconosciuta la capacità di aver saputo trovare forme innovative di investimento, quali l’aumento dell’area commerciale e del “non aviation”, o la scelta del fotovoltaico.
In una situazione di difficoltà economica Rimini ha saputo fare scelte fondamentali per il suo sviluppo, dalle grandi opere tangibili fino a quelle culturali ( vedi investimento sul Teatro Galli e la scelta di arrichire l’offerta universitaria ).
Tra queste opere, come detto, strategico è l’areoporto, struttura imprescindibile per la crescita della città e per un suo ruolo sempre maggiore nella macro zona adriatica.

Le domande poste dal consigliere Camporesi del Movimento 5 Stelle

1) Quando prevedono, se lo prevedono, di andare in pareggio di bilancio;
2) Cosa pensano di fare con l’indagato per bancarotta fraudolenta, Rodolfo Vezzelli, “ex direttore generale del Ridolfi, ora alla guida dell’aeroporto Fellini di Rimini”;
3) Cosa pensano di fare con l’opportunità dei voli cargo;
4) Cosa prevedono di fare nel caso il flusso di voli russi venisse a meno per qualche ragione. Hanno pensato a differenziare la clientela? I nostri soldi sarebbero buttati in un fallimento?
5) Quando scade il mandato del Presidente Masini e cosa intende fare per il futuro rispetto ad Aeradria.