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Brevi cenni di storia del TRC. Gli esordi del progetto (1994-96)

In foto: Tra pochi giorni è prevista l'apertura dei primi cantieri del TRC. Si avvicina una data comunque storica per Rimini: quella della metropolitana di costa, e dei relativi dissensi, è una storia che risale ai primi anni '90.
Tra pochi giorni è prevista l'apertura dei primi cantieri del TRC. Si avvicina una data comunque storica per Rimini: quella della metropolitana di costa, e dei relativi dissensi, è una storia che risale ai primi anni '90.
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dom 14 ago 2011 10:42 ~ ultimo agg. 12 ago 00:00
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La nascita ufficiale del progetto della metropolitana di costa riminese, infatti, risale almeno a 17 anni fa, anche se l’idea risale a un paio di anni prima. Proponiamo alcuni cenni della prima fase della storia del TRC, certamente non esaustivi ma speriamo utili per ripercorrere una vicenda che, pare, stia per entrare in una nuova fase.

1994

Il primo accordo di programma risale al dicembre 1994. Ma il primo annuncio, per così dire, ufficiale a Rimini risale al marzo di quell’anno, quando il PRG Benevolo prevedeva appunto la metropolitana di costa, non ancora TRC, fu presentato alla città in assemblea pubblica.
Quel Piano prevedeva tante opere: qualcuna, come la fiera o la darsena, diventate realtà. Altre rimaste a lungo nei cassetti. Come la pedonalizzazione del ponte di Tiberio, la riqualificazione del Galli e, appunto, il TRC.
Un progetto dai costi stimati in 120 miliardi di lire sulla tratta Rimini-Riccione, che si sarebbe ripagato in 11 esercizi. Oggi, per la cronaca, per la tratta Rimini FS – Riccione si parla di 92 milioni di euro.
La progettazione era in fase avanzata, si diceva, e infatti il primo progetto, sui 10 km Rimini-Riccione, era già pronto nel ’95. Si pensava a un mezzo capace di spostarsi su sede promiscua, mentre il progetto attuale prevede una propria sede. Tempo previsto per il percorso completo, 26 minuti. Mentre il prg Benevolo aveva vita contrastata, l’iter della metropolitana si muoveva già.
A maggio del ’94 la Regione aveva presentato all’Europa, allora ancora CEE, il progetto del primo stralcio. A giugno la Giunta regionale approvava il piano infraregionale del Circondario – la Provincia di Rimini sarebbe nata ufficialmente l’anno dopo – che prevedeva, appunto la metropolitana costiera. Il prg Benevolo a Rimini, dopo accese polemiche e rinvii, fu adottato solo a novembre. Ma le discussioni riguardavano soprattutto l’edificabilità e altri temi, mentre la metropolitana, ancora un po’ oggetto misterioso, restava in secondo piano.

1995

“Non tiri fuori la metropolitana di soluzione a tutto” Così nel luglio ’95 si apriva un’intervista del Carlino (senza firma, ma lo stile ricorda Cardellini) all’allora assessore comunale alla viabilità, Sergio Gambini, sui problemi del traffico a Rimini. Segno che il metrò, ancora sulla carta, era diventato un paradigma degli scenari futuri della mobilità.
Ma il vero mattatore di quell’anno fu l’assessore regionale ai trasporti Vittorio Pieri. La metropolitana, assicurò, avrebbe cambiato il modo di vivere dei riminesi nel giro di pochi anni. Per la precisione: inizio dei lavori per la tratta Rimini-Riccione nel ’97, chiusura nel ’99 e primo biglietto venduto nel 2000. Il progetto definitivo venne affidato all’ingegner Luigi Napoli di Roma.
Intanto l’Europa dispensava ecu, valuta continentale pre-euro, all’Emilia Romagna nell’ambito del progetto del corridoio adriatico. Una delle priorità era evitare la strozzatura di Cattolica, spostando la ferrovia a San Giovanni in Marignano per destinare il tracciato esistente, appunto, alla metropolitana di costa. Le voci di dissenso al TRC ancora erano sparute, ma non avrebbero tardato a lungo. Intanto i costi cominciavano ad aggiornarsi: dai 120 miliardi del ’94 a gennaio ’95 si parlava di 130: divisi tra finanziamenti statali, regionali, e quote dalla Tram e dai Comuni di Rimini e Riccione. La Provincia sarebbe nata solo in primavera.

1996

Nel 1996 la metropolitana prende forma. A marzo il Consiglio dei Ministri dà il via libera a 62 miliardi di finanziamenti per l’opera, poi coinfermati a dicembre anche dal Cipe. A maggio è pronto il progetto definitivo, e nell’attesa la Regione in estate attiva il Ferrobus, il treno della Riviera che tocca con alta frequenza tutte le stazioni minori della costa, da Ravenna a Rimini. “Rimarrà attivo fino a quando entrerà in funzione la tanto sospirata metropolitana di costa, forse nel 2000”, commentava l’allora assessore provinciale al turismo Lanfranco Morri. Il 26 settembre la presentazione del progetto definitivo a Rimini, nello scenario del Grand Hotel e con corredo di simulazioni virtuali.
Un tragitto di circa 18 chilometri, con l’inclusione del tratto fino alla nuova fiera, nel frattempo localizzata a Rimini Nord. Due corsie a lato dei binari con una stima di 12 milioni di spostamenti annui. Un costo di 160 miliardi e una tempistica di tre anni, ribadita dall’assessore regionale Pieri.
E intanto si registrano le prime voci di dissenso: a Riccione si critica l’impatto ambientale, mentre a dicembre, in occasione delle prime presentazioni ai consigli di quartiere a Rimini, arrivano anche le prime richieste di interpellare sull’opera anche la cittadinanza. In linea di massima, però, il TRC non è ancora questione da prima pagina.
Alle presentazione ufficiale della metropolitana viene dato lo stesso spazio delle polemiche sul Lilliput, il trenino che attraversa Rimini, passando però anche in mezzo ai parchi pubblici.

(Newsrimini.it)