Arrestato il 'lupo' il killer dell'appuntato Giorgioni ucciso 9 giorni fa
E’ successo in via del Circo Massimo, a Roma: una settimana fa, sempre nella capitale, mentre a Novafeltria erano in corso i funerali della sua giovane vittima, era riuscito a fuggire dopo un conflitto a fuoco con la polizia. Oggi, nel giorno in cui Novafeltria è tornata a stringersi attorno a Simona e al piccolo Leonardo per la Messa di Settima, il ‘Lupo’, come è soprannominato, lotta tra la vita e la morte nel reparto di rianimazione dell’ospedale S. Giovanni.
Come raccontano i testimoni, tutto si è svolto in pochi minuti: riconosciuto da una pattuglia di carabinieri, il latitante ha cercato di coprirsi la fuga prima sparando due colpi di pistola, poi con un ostaggio, una turista francese . Nei pressi della fermata della metropolitana Aventino il tentativo è stato bloccato dai carabinieri che l’hanno circondato: ‘lupo’ fino all’ultimo, ha lasciato l’ostaggio e tentato una fuga disperata: a questo punto i carabinieri hanno fatto fuoco: un colpo l’ha raggiunto alla testa.
“Spero che non muoia. Per lui
morire sarebbe un successo. Spero invece che possa capire che
cos’e’ la morte e che cos’e’ la vita” con queste parole il padre di Alessandro Giorgioni, Francesco, ha reagito alla notizia della cattura del killer. La pistola di Liboni, il revolver argentato con il quale ha ucciso il giovane appuntato e col quale ha sparato anche a Roma sabato scorso in via delle Terme di Diocleziano, e’ stato recuperata in terra dai Carabinieri del nucleo operativo di Roma.
Accanto alla pistola, alcuni bossoli esplosi in via del Circo
Massimo contro i due motociclisti del nucleo radiomobile.