Variante Alberghi. L’intervento del consigliere Giudici


L’intervento di Eraldo Giudici
L’altra mattina si è discusso delle osservazioni alla Variante alberghi, che attende ancora la VAS.
Una proposta interessante è stata quella del “Consorzio dei piccoli alberghi”, di istituire l’ “Osservatorio riminese del turismo” e un “Forum cittadino del turismo” glissata dall’amministrazione, che non ha dato ragioni sufficienti al riguardo della bocciatura degli altri rilievi.
La proposta dell’Amministrazione, in assenza di ulteriori specificazioni, si presta a facili impugnative, per evidenti motivazioni di irragionevolezza.
Noi siamo favorevoli a nuove forme di organizzazione dell’attività ricettiva tipo “albergo diffuso”.
Dire che tale richiesta contrasta con la normativa regionale è pretestuoso, e risulta irragionevole l’autolimitazione che l’Amministrazione si impone, a fronte di una precisa esigenza del mercato e delle strutture ricettive esistenti.
Nuove formule tipo “albergo diffuso” corrispondono esattamente ad un preciso taglio di domanda di sicura attrattività per la nostra riviera riqualificandone l’offerta.
Strutture ricettive di piccole dimensioni che intendono consorziarsi, con atto registrato e trascritto ed impegni duraturi nel tempo, potrebbero cumulare le capacità edificatorie singole ed essere trattate come un unico albergo “diffuso”.
La Legge Regionale non vieta di realizzare strutture ricettive a carattere diffuso non aventi le caratteristiche di quelle indicate nella legge medesima.
Occorrono risposte adeguate e tempestive, occorre guardare in avanti, evitando gli errori che questa amministrazione ha compiuto e di cui non si può togliere la responsabilitàperché, se siamo ridotti così, la colpa è solo sua, attaccata com’è al potere ora perde anche il senso del tempo.
Infatti nella “formula tipo” utilizzata per respingere molte delle osservazioni si afferma che:
La finalità che la presente variante si propone è quella di salvaguardare la tipologia delle strutture ricettive, che caratterizzano storicamente la realtà turistica locale.
E’ stucchevole!!
Gamberini ha fin’ora disatteso ogni disponibilità al dialogo, che aveva espresso in sede di adozione della Variante alberghi, cioè di una attenzione ai suggerimenti formulati da ampie parti della imprenditoria turistica riminese, dalla società civile, ma anche da più parti della sua stessa maggioranza.
Sembra che la politica urbanistica di Rimini sogni solo di permanere nel bel tempo che fu, quando l’Ass. Gamberini e il Direttore Fattori non avevano ancora baffi e barba bianca e le bellezze teutoniche rallegravano le nostre spiagge.
Il tempo è passato e non si capisce questa fissa preservativa piuttosto”retrò”, che contrasta con le proiezioni al nuovo, al futuribile, alle suggestioni di quelle magnifiche e progressive sorti che sarebbero tanto care al Vice Sindaco Melucci, che tenta di spiccare il volo verso altri lidi.
Non ci può essere un contrasto così evidente tra le proposte dei nostri Uffici e quest’altro atteggiamento aperturista, che vorrebbe proiettare Rimini verso un universo sconfinato di immagini interplanetarie da Star Treck.