Turismo. Il 2025 inizia col freno tirato: presenze in calo in Riviera


La premessa è d'obbligo, il primo quadrimestre dell'anno pesa relativamente poco sulle presenze turistiche riminesi, ma il dato è comunque un campanello d'allarme: tra gennaio ed aprile 2025 in provincia infatti si contano circa 621.000 presenze, il 3,1% in meno rispetto allo scorso anno, e poco meno di 1,6 milioni di pernottamenti, il 3,6% in meno. Scompare, dai dati pubblicati sulle pagine statistiche della Regione, il raffronto con il 2019. In Emilia Romagna invece gli arrivi aumentano del 2,2% e le presenze dell'1,7% (6,7 milioni) con una crescita importante della componente estera. Le città d'arte rappresentano circa il 43% dei pernottamenti mentre la Riviera si ferma al 35,2%. Per la prima volta, nell’ambito extralberghiero, vengono conteggiate anche le “locazioni brevi”.
"Il settore turistico regionale si conferma complessivamente in buona salute- dichiara l’assessora al Turismo, Roberta Frisoni- "con le città d’arte che nei primi mesi dell’anno registrano un’ottima crescita e confermano un forte appeal, in particolare nei confronti dei visitatori stranieri". “Tiene sostanzialmente la riviera- prosegue Frisoni- che continua ad attrarre circa un terzo dei turisti complessivi anche fuori stagione. Un ambito su cui si continuerà ad investire anche in futuro. L’Appennino continua a crescere, sostenuto quest’anno anche dalle nevicate che hanno favorito le stazioni sciistiche, oltre che da un rinnovato interesse verso i suggestivi borghi dell'entroterra, animati da sagre enogastronomiche ed eventi culturali. Anche gli eventi sportivi hanno giocato un ruolo positivo per la promozione del territorio, nell’ottica di rendere la regione attrattiva 360 giorni all’anno. Un ambito sul quale continueremo a lavorare in sinergia con i territori”. La Frisoni parla comunque di “buone le prospettive per l’estate per la Riviera, anche il weekend appena trascorso che ha registrato un grande afflusso di turisti. In questi mesi abbiamo fatto numerosi incontri con le associazioni di categoria e con il mondo imprenditoriale. Da settembre- conclude Frisoni-, partirà da parte della Regione un lavoro strutturale di analisi e confronto con le associazioni di categoria, gli enti locali, gli operatori della filiera turistica per portare avanti azioni mirate a supportare la riqualificazione delle strutture ricettive, affrontando sia aspetti urbanistici che di sostenibilità economico-finanziaria, nonché il tema dell’aggiornamento della riclassificazione delle strutture ricettive. L’obiettivo della Regione è quello di agevolare le riqualificazioni e rendere il nostro sistema ricettivo alberghiero sempre più sostenibile, accessibile e accogliente, innovando i servizi proposti per soddisfare le necessità di una clientela sempre più esigente”.
I numeri riminesi
Tra i singoli comuni, il capoluogo Rimini è quello che si difende meglio con arrivi pressochè stabili (-0,7%) e un lieve calo di presenze (945.392 pari al -1,3%). Dati trainati da un buon gennaio e un aprile in crescita grazie alla Pasqua a fronte invece del segno meno nei mesi di febbraio e marzo. In lieve calo le presenze estere.
Riccione chiude il primo quadrimestre 2025 con circa 159mila arrivi, -3,1%, e 390mila pernottamenti (-4,6%). Bene Gennaio, lieve aumento aprile con la Pasqua (+1,8%) e un incoraggiante +3,5% di presenze estere.
L'avvio dell'anno per Bellaria Igea Marina vede quasi 42mila arrivi con un calo del 2,4% sul 2024 e oltre 106mila presenze (-5,3%). Da segnalare dopo un primo trimestre complicato, una decisa ripresa in Aprile con le presenze al +15,9%.
Misano con poco più di 14mila arrivi e 37mila presenze registra un calo rispettivamente del 13,5 e dell'11,7% mentre Cattolica con circa 28mila arrivi e 73mila presenze segna una diminuzione del 21,4 e del 16,8%.
Da ricordare però che, specie per le località più piccole, il ritardo nelle comunicazioni da parte di qualche struttura ricettiva può rendere imprecise le statistiche.
Il commento del sindaco di Rimini Jamil Sadegholvaad
“La pubblicazione dei dati turistici Istat relativi al periodo gennaio-aprile 2025 mette in evidenza come l’anno sia partito per Rimini capoluogo in linea con la scorsa stagione. Nonostante il meteo e le difficoltà economiche che hanno pesato in particolare sulle famiglie italiane, quello che ci siamo lasciati alle spalle è uno dei migliori primi quadrimestri degli ultimi 10 anni.
Rispetto ai primi quattro mesi dello scorso anno- in cui vale la pena ricordare che si era registrato un aumento rispetto allo stesso periodo del 2023 di oltre 56mila presenze, il 6,5% in più - le presenze totali sono in leggera flessione del -1,3% e gli arrivi dello 0,7%, flessione dovuta sostanzialmente alla componente italiana (-0,8% turisti, -1,5% pernottamenti). Ci sono senz’altro alcune contingenze, come ad esempio il maltempo che ha caratterizzato questi primi 4 mesi con 11 giorni di pioggia in più rispetto ai primi 4 mesi del 2024, incluso il periodo pasquale, ma quello che emerge, al di la del meteo o dell’andamento di qualche singolo evento ‘leisure’ o ‘business’, è come la ricchezza strutturale della nostra offerta sia garanzia e fiducia che conferma come sia cresciuto il nostro prodotto turistico. La tenuta del segmento estero va a compensare le difficoltà del mercato interno oltre ad assorbire l’azzeramento ‘per cause di forza maggiore’ del turismo russo, prima il nostro principale mercato estero insieme a quello tedesco.
Da questa fotografia, Rimini ricava conferme sulla positività del percorso tracciato e imboccato anni fa quando la città ha scelto di investire sulla destagionalizzazione, accompagnando alla vocazione tradizionalmente balneare della città la dinamica di una città dall’industria dell’ospitalità aperta 12 mesi all’anno, grazie all’attività e ai servizi di fiere, congressi, eventi pubblici e privati, esperienze, ricchezza di servizi, contenitori culturali, interventi di riqualificazione urbana e della fascia turistica, per una città aperta 365 giorni all’anno.
Se alziamo lo sguardo agli ultimi dieci anni, il dato dei primi 4 mesi del 2025 risulta il secondo miglior risultato in termini assoluti, peggiore soltanto al dato pre covid del 2019 che, ricordiamolo, fu un anno eccezionale per il turismo della Riviera. Veniamo da un ponte molto intenso con una edizione di Rimini Wellness straordinaria che ha garantito un ‘tutto esaurito’ dal punto di vista delle presenze e del ritorno di immagine. Uno splendido avvio di giugno dopo alcune settimane penalizzate dal meteo instabile.
Gli operatori ci stanno dicendo che sono buone le attese per giugno e luglio. Vedremo se saranno all’altezza delle previsioni. Noi però dobbiamo essere pronti: i risultati legati all’inverno e all’inizio della primavera ci dicono che Rimini ricava conferme sulla positività del percorso tracciato e imboccato anni fa, al quale si aggiunge la carta, altrettanto importante, dello sviluppo dell’aeroporto che giocherà un ruolo centrale per la nostra offerta turistica che può vantare una serie di collegamenti come non accadeva da anni. Guardiamo al 2025 con ottimismo e con uno sguardo sempre più internazionale”
La nota del comune di Riccione
Il Comune di Riccione registra un andamento incoraggiante per il turismo nei primi quattro mesi del 2025, con una crescita significativa del flusso di visitatori stranieri che continua a rafforzare la sua posizione come meta internazionale. Bene il mese di aprile.
I dati provvisori relativi al periodo gennaio-aprile 2025 evidenziano per Riccione un totale di quasi 400 mila pernottamenti, 390.728 (-4,6% sul 2024).
Analizzando in dettaglio le presenze, si osserva che i turisti italiani hanno generato 321.426 pernottamenti da gennaio ad aprile, mentre le presenze straniere hanno raggiunto quota 69.302. Particolarmente rilevante è l'incremento delle presenze straniere, che mostrano una variazione percentuale positiva del +3,5% rispetto allo stesso periodo del 2024. Questo dato sottolinea la crescente attrattiva di Riccione sui mercati internazionali.
Per quanto riguarda gli arrivi, nel periodo gennaio-aprile 2025 il Comune di Riccione ha accolto un totale di 159.211 turisti. Di questi, 141.993 sono stati turisti italiani, mentre i turisti stranieri sono stati 17.218. Anche in questo caso, il mercato estero si distingue per una crescita degli arrivi pari al +4,1% rispetto al 2024.
Bene il mese di aprile
Entrando nel dettaglio del solo mese di aprile (con la Pasqua caduta il 20 e i ponti successivi), Riccione ha registrato un totale di 174.038 presenze, segnando un incremento del +1,8% rispetto ad aprile 2024. Questa crescita è stata spinta in modo significativo dalle presenze straniere, che hanno raggiunto quota 37.429 con una variazione del +6,9%. Contribuiscono positivamente anche le presenze italiane, pari a 136.609, che hanno mostrato un aumento del +0,5% rispetto all'anno precedente.
Questi numeri positivi nei primi mesi dell'anno rappresentano un segnale incoraggiante per la stagione turistica di Riccione e confermano l'andamento di crescita, in particolare per quanto riguarda l'afflusso di visitatori da oltre confine.
Gli ambiti territoriali (dalla nota della Regione)
Per quanto riguarda i diversi ambiti territoriali se le città d’arte raccolgono il maggior numero di turisti è l’Appennino a registrare la maggiore crescita in termini percentuali, anche grazie all’arrivo quest’anno della neve sulle piste da sci, e il fascino crescente dei borghi.
Le Città d’arte, che corrispondono ai grandi Comuni, si confermano un'area di forte attrattiva e crescita. Hanno accolto circa 1,3 milioni di turisti (+4,7%) e generato oltre 2,9 milioni di pernottamenti (+4,8%). L'incremento è trainato in modo significativo dai turisti stranieri, che sono aumentati del 10,1%, con un conseguente balzo del 10,2% nei loro pernottamenti. Anche la componente italiana ha contribuito positivamente, sebbene con tassi di crescita inferiori (+1,7% turisti, +1,2% pernottamenti).
I Comuni della Riviera, registrano comunque un afflusso consistente con 871.325 turisti e 2.375.493 pernottamenti, con un dato in linea al triennio precedente anche se in leggera flessione rispetto ai primi quattro mesi dello scorso anno. Sempre a riferimento del 2024, anno in cui si era registrato un importante aumento rispetto al 2023, le presenze totali sono diminuite, -2,8% e i pernottamenti del 2,9%. Un calo principalmente dovuto alla componente italiana (-3,7% turisti, -4,2% pernottamenti), mentre i flussi esteri continuano a crescere, +2,2% di presenze turistiche, e di +2,1% di pernottamenti.
In primo piano anche la performance dei Comuni dell’Appennino, che hanno mostrato la crescita più dinamica in termini percentuali sia per i turisti che per i pernottamenti, soprattutto degli stranieri. Hanno attratto 67.777 turisti, con un aumento a due cifre, +14,2%. I pernottamenti sono stati 162.065, in crescita del 10,5%. Aumentano gli italiani, +15,2%, con il +9,5% di pernottamenti, e i turisti stranieri +8,6% con una crescita delle notti di soggiorno +17,6%.
Anche le Località collinari hanno registrato un andamento positivo, accogliendo 106.075 turisti e totalizzando 238.182 pernottamenti. Si è osservato un aumento del +3,6% nelle presenze totali e del +3,4% nei pernottamenti totali. Una crescita dovuta +3,4% di turisti italiani, con +1,5% di pernottamenti, e +4% per i turisti stranieri, con un notevole +7,7% di notti di soggiorno.
Le Località termali hanno invece riscontrato una diminuzione, con 105.473 turisti e 235.838 pernottamenti. Sia gli arrivi che i pernottamenti totali sono scesi rispettivamente del -5,3% e -5,1%. Un calo dovuto soprattutto agli italiani (-5,3% turisti, -8,0% pernottamenti), mentre gli stranieri hanno mostrato un incremento nei pernottamenti del +7,3%, a fronte di un calo di arrivi (-5,2%).