Tragedia di Vergiano, inquirenti cercano movente. I vicini: ‘Coppia tranquilla’

Una tragedia apparentemente senza ragione quella che si è consumata al borgo dei ciliegi a Vergiano. Alle 9,15 i vigili del fuoco, insieme a 3 pattuglie della Guardia di Finanza di Rimini, sono entrati nell’appartamento al secondo piano e in camera riversi sul letto hanno trovato i cadaveri di Cosimo Celeste, 34 anni, della moglie ucraina Svetlana Neizvestna, 32, e della suocera 60enne. Subito dopo l’intervento della squadra mobile. L’ipotesi degli inquirenti è che l’uomo, maresciallo della guardia di finanza in servizio al nucleo di polizia tributaria di Rimini, abbia ucciso con la pistola d’ordinanza le due donne e poi si sia tolto la vita. L’episodio risalirebbe alle prime ore di ieri, i corpi sono infatti stati trovati in pigiama. Celeste, originario di Sulmona, doveva entrare in servizio ieri mattina alle 8: non vedendolo i colleghi sono andati a suonare alla sua abitazione, senza ricevere risposta. Hanno allora chiesto informazioni ai vicini. Il cameriere del bar a piano terra ha raccontato che i tre la mattina precedente avevano fatto colazione lì raccontando di essere in partenza per una gita a Firenze. I rapporti tra loro sembravano buoni: la suocera era ospite da un mese della coppia, che da otto anni viveva in affitto nell’appartamento. Svetlana lavorava come cameriera stagionale. Tra poco l’anziana sarebbe tornata in Ucraina. I colleghi, che in mattinata hanno informato i parenti, parlano di Celeste come di una persona irreprensibile, tranquilla, solare e di grande competenza sul lavoro. Nulla, insomma, spiegherebbe la follia omicida. Tanto che in un primo momento si è pensato a una disgrazia: prima di fare irruzione nell’appartamento, stamattina, gli inquirenti hanno staccato luce e gas. Poi, invece, la tragica scoperta.
I vicini parlano di una coppia tranquilla, niente che potesse far presagire una vicenda simile.
(Newsrimini.it)