Telelavoro? Sì, grazie: un convegno e un progetto dalla Provincia


per dedicarsi maggiormente alla vita della famiglia, alle proprie esigenze. Una scelta che è ancora un privilegio per pochi. Sono solo settecentoventimila infatti in Italia le persone che utilizzano il telelavoro.
Ora anche a Rimini nasce un progetto che cercherà di promuoverlo, mentre si aprirà domani con un convegno il programma di telelavoro della provincia di Rimini. Ci saranno alcuni tra i più importanti esperti del settore ed il ministro per l’innovazione tecnologica Lucio Stanca.
Ascoltiamo Samantha Coelati Rama, consigliere delegato al progetto.
L’Emilia Romagna è una delle regioni d’Italia con il maggior numero di dipendenti nel settore pubblico. E non è un caso che proprio da qui è partito un progetto di studio del telelavoro a livello europeo, guidato dal professor Patrizio De Nicola, dell’Università La Sapienza di Roma, che prenderà parte al convegno.
Ascoltiamo Ferdinando Fabbri, presidente della provincia.
Parola d’ordine: il potenziamento delle nuove tecnologie. Via quindi alla banda larga, e se l’Adsl è ormai alla portata di tutti, presto arriveranno le fibre ottiche in quindici comuni della provincia.
Entro l’anno dovrebbero partire quattro postazioni di telelavoro negli uffici della Provincia. Impresa non di certo facile – ammettono i dipendenti – viste le resistenze che si verificano spesso da parte dei dirigenti che non possono verificare il processo di realizzazione del lavoro, ma hanno solo davanti il risultato finale. Una questione di mentalità, che rende chiaro come per molti aspetti siamo di fronte ad una rivoluzione copernicana.