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14 nuovi mezzi

Taxi, nuove licenze. Indino: scelta giusta, non si può contrastare il cambiamento

In foto: Gianni Indino
Gianni Indino
di Redazione   
Tempo di lettura 2 min
Mar 30 Gen 2024 13:24
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Quello dell’aumento del numero dei taxi è una battaglia che porta avanti da tempo e ora il presidente provinciale di Confcommercio Gianni Indino plaude alla decisione del comune di Rimini di predisporre un bando per 14 nuove licenze (vedi notizia). “Ha inserito la marcia giusta – scrive – e sono soddisfatto che sulla questione dei taxi stia tirando dritto sulla strada dell’aumento delle licenze del 20%, secondo quanto previsto dal provvedimento del governo“. Indino evidenzia la tenacia “con cui Palazzo Garampi sta portando avanti l’iter” e si rammarica del fatto che a causa della burocrazia anche per la prossima estate la situazione resterà purtroppo la medesima con “i nostri associati che ci chiameranno per segnalarci di dover chiedere favori ad amici e parenti per riaccompagnare i clienti di pub, ristoranti e discoteche all’albergo, alla stazione o all’aeroporto dopo non aver trovato la disponibilità di un taxi, soprattutto nelle ore serali e notturne. Così come anche per i riminesi rimarrà a rischio odissea scegliere di uscire per una serata senza l’auto“. Il presidente di Confcommercio spiega di capire “le difficoltà dei tassisti nei periodi di grandi fiere con un traffico intenso che li coinvolge al pari del resto degli automobilisti, ma anche per questo sono convinto che le auto bianche in più a disposizione, anche se solamente 14, contribuiranno in maniera consistente ad aumentare il servizio a disposizione degli utenti“. Indino però dice di non capire “il contraccolpo negativo palesato dalla categoria nell’avere 14 auto in più in circolazione a Rimini. I tassisti svolgono un’opera meritevole, un’attività non facile e questo va loro riconosciuto. Ciò che non è più tollerabile è che si contrasti puntualmente ogni cambiamento nel settore“. Il presidente di Confcommercio, ricordando che Rimini è tra le capitali del turismo balneare e uno dei principali hub fieristico-congressuali internazionali e deve quindi stare al passo con gli standard europei, torna ad applaudire la scelta del comune e tira invece le orecchie a Riccioneche ad oggi sembra non voler usufruire della possibilità di ampliamento del servizio di taxi improntata a livello nazionale. Speriamo in un ripensamento” conclude.

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