Sindacati contro la Maggioli spa. ‘Non permette il confronto’

“Da mesi – dicono i sindacati – tentiamo invano di avviare un serio confronto con la Direzione Aziendale. Il Gruppo Maggioli conta circa 500 dipendenti, diverse sedi sparse per l’Italia, un fatturato annuo di circa 70 milioni di euro e un bilancio che da alcuni anni porta discreti utili nella casse della proprietà. “E’ questa una di quelle Aziende – aggiungono Cgil, Cisl e Uil – in cui la contrattazione di secondo livello dovrebbe poter trovare una giusta risposta in modo da distribuire, anche tra i lavoratori, parte di quella ricchezza che l’Azienda produce. In realtà ci troviamo in un contesto in cui le relazioni sindacali sono praticamente inesistenti con una Azienda che puntualmente disattende normative contrattuali ed utilizza strumenti, in modo del tutto unilaterale, per mettere in difficoltà i lavoratori. Emblematico quanto accaduto nei mesi scorsi – proseguono i sindacati – con la proprietà che decide unilateralmente di non corrispondere ai lavoratori l’aumento contrattuale previsto; a seguito della forte protesta dei lavoratori la proprietà fa marcia indietro e due settimane dopo, quasi un segnale per le maestranze, trasferisce d’ufficio 5 impiegati da Rimini a Reggio Calabria e a Milano. Di questi alcuni si dimettono ed altri, pur di rimanere a Rimini, ridiscutono i loro inquadramenti”. “Contestualmente – aggiunge il sindacato – la proprietà non ritiene che ci siano le condizioni per un contratto aziendale. Ma se il contratto integrativo non lo fanno le aziende con bilanci in ordine e con utili chi lo deve fare?”.(ANSA)

(nella foto Manlio Maggioli)