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violenza sul lavoro

Palpeggiò la collega in Comune, dipendente condannato

In foto: l’aula Gip-Gup del tribunale di Rimini
l’aula Gip-Gup del tribunale di Rimini
di Lamberto Abbati   
Tempo di lettura 2 min
Gio 22 Mag 2025 02:04 ~ ultimo agg. 03:01
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E' stato condannato in abbreviato dal gup di Rimini Vinicio Cantarini ad un anno e quattro mesi di reclusione per aver palpeggiato una ragazza riminese di 23 anni che all'epoca dei fatti prestava servizio in un Comune della Valmarecchia. L'imputato, difeso dall'avvocata Milena Montemaggi, è un dipendente comunale di 46 anni che ha sempre negato di aver compiuto un gesto simile. Potrà beneficiare della sospensione condizionale della pena, ma dovrà frequentare per un anno un percorso di recupero presso un'associazione che si occupi del recupero di soggetti condannati per reati sessuali, oltre a versare alla parte civile un risarcimento di 8mila euro. Il pubblico ministero Davide Ercolani, che ha coordinato le indagini dei carabinieri, aveva chiesto una condanna a 2 anni e 8 mesi.

Il fatto oggetto della denuncia si è verificato nei primi mesi del 2023, quando la giovane si sarebbe trovata da sola all'interno di uno degli uffici comunali, intenta a svolgere le proprie mansioni. Mentre era impegnata in una telefonata di lavoro, sarebbe stata raggiunta dal dipendente che, secondo quanto riferito dalla vittima, avrebbe incominciato a farle degli apprezzamenti di natura sessuale. All'improvviso l'uomo si sarebbe portato alle sue spalle e le avrebbe palpeggiato il seno con entrambi le mani. Una mossa che avrebbe ripetuto una seconda volta prima di allontanarsi dall'ufficio.

La 23enne, intimorita e choccata dal comportamento dell'uomo, inizialmente aveva preferito tenere tutto per sé, salvo poi cambiare idea e recarsi in caserma dopo essersi confidata col fidanzato e i genitori. Una volta raccolta la denuncia sono scattate le indagini dei militari dell'Arma, sfociate nel processo conclusosi mercoledì. Il giudice, che ha ammesso la costituzione della vittima in qualità di parte civile attraverso l'avvocata Giulia Molinari, ha riconosciuto al dipendente comunale le attenuanti generiche, accogliendo la richiesta di condanna dell'accusa seppur limitatamente all'ipotesi di minore gravità con riferimento al reato di violenza sessuale.

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