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Cronaca Newsrimini Rimini

Sequestro hotel Mutacita: plauso e riflessione degli amministratori

di Redazione   
Tempo di lettura 4 min
Mar 19 Nov 2013 10:33
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La dichiarazione del presidente della provincia Stefano Vitali
“Ringraziare formalmente l’Arma dei Carabinieri per la ficcante e approfondita operazione che ha portato al sequestro di un albergo di Rimini gestito in buona sostanza dalla camorra diventa l’occasione per mettere in fila qualche ragionamento più generale sul problema delle infiltrazioni malavitose in Riviera.

Come aveva segnalato esattamente un anno fa il Prefetto di Rimini in un documento fatto pervenire al Ministro dell’Interno, la penetrazione della criminalità organizzata nel tessuto economico e commerciale dell’Emilia Romagna, e dunque anche dell’area riminese, è molto di più di un argomento ‘filosofico’. Sono ormai decine le inchieste giudiziarie che danno conto e corpo a un ‘progetto’ malavitoso molto vasto e pericoloso per il nostro territorio, con una crisi economica che sta mettendo in ginocchio una moltitudine di piccole e medie imprese a fare da ‘mosca cocchiera’ per gli interessi illeciti. Va sottolineato come gli ultimi anni abbiano portato una coscienza culturale del problema, dopo che per molto tempo la reazione collettiva era stata quella della rimozione e della minimizzazione, per ragioni anche superficiali. Proprio il susseguirsi di iniziative, dibattiti, incontri nelle scuole, dichiarazioni da parte di istituzioni, associazioni di categoria e ordini professionali costituisce- accanto alle indagini delle autorità inquirenti vere e proprie- il dato di deterrenza civica su cui fare leva per organizzare una ‘resistenza’ efficace all’aggressione. Non v’è dubbio che a Rimini si sia rotto il muro del silenzio e che il contrasto alle infiltrazioni malavitose sia diventata materia di discussione per l’opinione pubblica locale, nonché tema da affrontare operativamente. Proprio per questo, credo non vada dato molto peso a chi, ancora oggi e negando l’evidenza, si ostina ad affermare che questo problema a Rimini non esista, sia un calembour politico-giornalistico o comunque una cosa di scarso peso; sembra quasi la storiella del tizio che guida contromano in autostrada, pensando che siano tutti gli altri a viaggiare nella direzione sbagliata. Le inchieste vanno avanti, le iniziative organizzate da un volontariato giovane, attivo e impegnato anche. Di questo, come Provincia di Rimini, siamo grati. E per questo ringrazio ancora una volta i Carabinieri di Rimini per la brillante operazione condotta per nome e per conto di una comunità intera”.

La dichiarazione del sindaco di Rimini Andrea Gnassi

Riempie di soddisfazione la notizia del sequestro preventivo dell’Hotel Mutacita di Miramare concluso questa mattina dai Carabinieri del Nucleo Investigativo di Rimini su richiesta della Direzione Distrettuale Antimafia di Bologna.

E’ il segno della capacità delle nostre Forze dell’ordine, dell’Arma dei Carabinieri di saper leggere e di saper intervenire su un territorio complesso come il nostro, che le difficoltà economiche dell’impresa dettate dalla crisi possono rendere maggiormente esposto a possibili infiltrazioni di natura malavitosa.

Ma è anche il segno di una guardia alta, di un’attenzione meticolosa delle istituzioni contro questi processi degenerativi che già furono oggetto dell’incontro del Comitato Provinciale per l’Ordine e la Sicurezza Pubblica della primavera scorsa col Vice Capo della Polizia Prefetto Francesco Cirillo. Un momento alto d’analisi e di confronto che fu capace di prefigurare una serie d’azioni a contrasto come quella messa a segno quest’oggi dai Carabinieri.

Non dev’essere un tabù dire che esiste, e tenta sempre maggiori penetrazioni, la mafia e la criminalità organizzata. Proprio perché siamo un territorio sano, che vuole difendere la propria economia sana, chiamare con nome e cognome i problemi che anche da noi esistono è il primo passo per poi attivare tutte le operazioni di contrasto.

Un risultato come quello di quest’oggi rafforza la consapevolezza di quanto sia fondamentale il rapporto stretto tra istituzioni, imprenditoria e cittadini.

E’ per questo che mi sento di rinnovare l’appello affinché vi sia la massima attenzione su tutti i fenomeni potenzialmente degenerativi; tutti si sentano chiamati in causa, dalle banche agli ordini professionali, ai cittadini che invitiamo a segnalare e dare informazioni qualora ravvisino elementi sospetti sul territorio.

Al Comandante Col. Luigi Grasso, all’Arma dei Carabinieri tutta, a nome mio e della città, l’encomio per la capacità e professionalità ancora una volta dimostrata con questa nuova operazione.”

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