Scuola, firmato nuovo contratto: anche in Romagna arrivano aumenti e arretrati
Si è conclusa a Roma la lunga trattativa per il rinnovo del Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro del comparto Istruzione e Ricerca relativo al triennio 2022-2024. Con la firma definitiva dello scorso 23 dicembre, l’accordo diventa operativo, sbloccando benefici economici attesi da oltre un milione di persone in Italia e dalle migliaia di professioniste e professionisti che operano negli istituti scolastici delle province della Romagna. A mettere in fila le novità è la Cisl.
Per gli insegnanti è previsto un incremento medio mensile che va da un minimo di 120 euro a un massimo di 190 euro lordi, a seconda dell'anzianità. Per i profili Ata, l’aumento oscilla tra i 100 e i 130 euro lordi mensili. Previsto anche il pagamento degli arretrati maturati nel triennio di vacanza contrattuale. Grazie alla retroattività dell'accordo, nelle tasche del personale romagnolo arriveranno somme consistenti: per la docenza la cifra varia da un minimo di 1.400 euro a un massimo di 2.200 euro lordi, mentre per il personale Ata l'importo oscilla tra i 1.300 e i 2.500 euro lordi (a seconda della qualifica, dai collaboratori scolastici ai DSGA). A queste somme si aggiungerà anche un’indennità una tantum (circa 110 euro per i docenti e 270 euro per gli Ata). I pagamenti verranno liquidati tramite un'emissione speciale tra gennaio e febbraio 2026.
"La sottoscrizione definitiva di questo contratto - ha dichiarato Alessio Gaudioso, Segretario Generale della Cisl Scuola Romagna - non rappresenta soltanto un adempimento burocratico, ma un atto di giustizia verso chi, con dedizione e professionalità, costruisce ogni giorno il futuro delle nuove generazioni nelle nostre province. Con questo accordo restituiamo dignità e un giusto riconoscimento economico a migliaia di lavoratrici e lavoratori che hanno affrontato anni complessi. È un segnale di attenzione concreto che mette finalmente al centro le competenze di ogni docente e di tutto il personale Ata, che rappresentano insieme il cuore pulsante delle nostre comunità romagnole."
E ora si guarda già al prossimo triennio. L’obiettivo dichiarato è l’apertura immediata del tavolo per il contratto 2025-2027 con l'intenzione di chiudere la nuova trattativa entro il 2026 per evitare che il potere d’acquisto di chi lavora nella scuola torni a scendere e per garantire un costante allineamento degli stipendi agli standard europei.












