Scontri al Romeo Neri, identificati 10 ultras dell’Ancona


Fumogeni in campo, seggiolini divelti, cariche della polizia. La trasferta marchigiana di ottobre a Rimini era finita con una denuncia contro ignoti per danneggiamento, resistenza a pubblico ufficiale e lesioni aggravate. Gli ignoti oggi hanno un volto e un nome. Si tratta di dieci ultras dell’Ancona, tra i 17 e i 42 anni, alcuni operai, altri disoccupati, uno studente, un libero professionista e un commerciante, identificati dalla Digos di Rimini, in collaborazione con i colleghi di Ancona. Gli agenti hanno confrontato le immagini delle telecamere di videosorveglianza poste all’esterno e all’interno dello stadio e sono così riusciti a risalire all’identità dei responsabili anche se una volta entrati nello stadio si sono coperti il volto con sciarpe o passamontagna. I tifosi, chiamiamoli così, avevano iniziato a dare i primi segnali di intemperanza già durante il trasporto in autobus dalla stazione allo stadio, comportamento ignorato volutamente dalle forze dell’ordine per non inasprire la situazione degenerata poi al divieto di introdurre uno striscione inneggiante ai diffidati. Tutti gli identificati, alcuni già noti per precedenti specifici e con provvedimenti di Daspo (divieto di accesso alle manifestazioni sportive), sono stati deferiti alla competente autorità giudiziaria.