Sciopero casellanti. Un’automobilista si sfoga: ‘Sequestrati al casello’


Problemi per gli utenti si sono registrati anche a Rimini, Riccione e Cattolica.
Questo lo sfogo di un’automobilista che ieri si è trovata bloccata al casello di Riccione:
“Ieri intorno alle 19, ero tra le tante persone che, arrivate al casello di Riccione, si sono ritrovate in coda con i caselli chiusi.
Ovviamente si trattava dei caselli che normalmente hanno il casellante o sono attivi con la riscossione contante.
Ieri potevano uscire dall’autostrada solo ed esclusivamente i possessori di Telepass, Viacard e carte. Recitava la nota di Autostrade che annunciava i possibili disagi: “Saranno garantiti i servizi di assistenza e il funzionamento degli impianti automatici per il pagamento del pedaggio che, si ricorda, è dovuto per legge””.
Ovviamente non tutte le carte sono attive ed un bancomat, una poste pay non sono accettate.
Il risultato è stato una coda infinita, inversione di marcia con direzione Rimini Sud e auto parcheggiate ovunque con conducenti molto arrabbiati perchè non potevano uscire dall’autostrada e la ciliegina sulla torta?
I casellanti in sciopero e nessuno che rispondeva alle chiamate di emergenza di chi voleva tornarsene a casa.
E’ una vergogna non tanto per lo sciopero del personale, ma per la gestione assurda della questione. Perché non è possibile che ci si ritrovi bloccati all’uscita dell’autostrada.
Se il personale è in sciopero condivido pienamente le loro esigenze, ma non si possono “sequestrare” gli automobilisti ignari di tale questione che entrano in autostrada e non sono avvisati prima dei possibili disagi.
C’è chi dopo una mezz’ora di fila è riuscito ad uscire non pagando, chi aveva la carta di credito accettata e chi invece era parcheggiato un po’ dove capitava ha contattato le forze dell’ordine che consigliavano di non uscire dal casello”.