SAR, via libera in consiglio. Critici Camporesi (5 Stelle), Mauro e Renzi (PdL)


Il capogruppo del Movimento5Stelle, Camporesi, parla di operazione sciagurata evidenziando i debiti della Seaf e le indagini sulle precedenti gestioni.
Critico anche il consigliere del Pdl Mauro che sottolinea le numerose assenze tra i banchi della maggioranza al momento del voto della delibera: solo la presenza del consigliere della lega avrebbe garantito il numero legale. Mauro stigmatizza proprio il comportamento del Carroccio accusato di tutelare gli interessi di Forlì e non quelli di Rimini.
La SAR lascia perplesso anche il consigliere Renzi, sempre del PdL, che ricorda come l’iter di fusione lasci come ultimo atto proprio il Piano Industriale che invece, dice, dovrebbe essere la premessa per valutare la convenienza dell’operazione. Secondo Renzi l’adesione alla SAR conferma che Bologna decide e Rimini continua ad adeguarsi.
La nota stampa del comune
Sia la salvaguardia degli equilibri di bilancio 2011 che l’adesione di Rimini Holding alla S.A.R., Società aeroporti di Romagna, sono stati approvati dal Consiglio comunale nella seduta di ieri sera.
La “Salvaguardia degli equilibri di bilancio 2011. Variazioni al Bilancio di previsione 2011. Riconoscimento debiti fuori bilancio. Applicazione quota parte avanzo di amministrazione” è stata approvata col voto favorevole della maggioranza (astenuto il Movimento 5 stelle, contraria la minoranza), mentre per l’adesione di Rimini Holding alla S.A.R. al voto favorevole della maggioranza si è aggiunto quello della Lega Nord (contraria la minoranza).
Senza esito, invece, l’elezione del presidente e vicepresidente della 2a Commissione consiliare permanente e del nuovo vicepresidente della 1a Commissione consiliare a seguito delle dimissioni del consigliere comunale Eraldo Giudici.
La nota di Gennaro Mauro (PdL)
Ieri sera la maggioranza di sinistra e la lega hanno dato inizio al processo che prevede nel prossimo futuro la fusione tra gli aereoporti di Rimini e Forlì.
Si tratta di un’operazione al buio, voluta nelle segrete stanze bolognesi, imposta e fatta digerire ai vertici del PD riminese. Nei banchi della maggioranza serpeggiava molto imbarazzo nel sostenere tale operazione, e credo che ciò ha spinto alcuni consiglieri della sinistra ad abbandonare l’aula consiliare mettendo a rischio il passaggio della delibera; infatti solo grazie alla presenza in aula del consigliere della lega è stato possibile garantire il numero legale per la continuazione della seduta consiliare.
Purtroppo registriamo l’ennesimo atteggiamento della lega riminese, che incurante degli interessi della nostra città, si pone sempre più al servizio dell’uomo forte di Forlì. Strano modo il loro di interpretare il federalismo.
Ci chiediamo come si possa dare avvio ad un processo di fusione in assenza di piano industriale, frenando e pregiudicando le prospettive di sviluppo dell’aereoporto riminese. Solo poche settimane fa abbiamo votato un aumento di capitale di AERADRIA proprio per sostenere il piano industriale dell’areoporto riminese che vedeva l’equilibrio di bilancio gìà dal 2012.
Non serve essere un esperto in economia dei trasporti per comprendere che non sarà possibile elaborare un piano industriale che consenta la coesistenza dei due aereoporti in un ambito teritoriale cosi limitato, e che gli eventuali risparmi derivanti dalla razionalizzazione delle spese saranno poca cosa rispetto ai milioni di perdita che produrrà tale fusione.
Bisogna fare una scelta, e la sinistra non è in grado di farla.
E la cosa grave è che sarà la collettività riminese a sostenerne il peso maggiore.
La nota di Gioenzo Renzi (PdL)
L’adesione di Rimini Holding Spa alla SAR Spa (Società Aeroporti di Romagna) conferma che Bologna decide e Rimini continua ad adeguarsi.
Prima, la Legge Regionale del 9/5/2011 e poi il Protocollo di Intesa sottoscritto il 11.7.2011 da Comune e Provincia di Forli, Comune e Provincia di Rimini, hanno “indicato” il percorso per la costituzione della nuova holding romagnola dei cieli.
Parte l’iter di fusione societaria tra Aeradria e Seaf lasciando come ultimo atto la predisposizione del Piano Industriale che, invece doveva essere la premessa per valutare le condizioni, le funzioni, le sinergie, i fabbisogni finanziari dei due aeroporti di Rimini e Forli, e verificare la convenienza o meno di tale operazione per l’area romagnola.
Ieri il Presidente della Provincia Vitali e oggi il Sindaco Gnassi, al di là delle schermaglie di facciata, hanno avallato un diktat politico, dal quale sarà impossibile sottrarsi, a scapito dell’interesse dell’aeroporto di Miramare e del nostro territorio.