per nidi e scuole d'infanzia
Rimini investe nell’inclusione: al via il servizio di Analista del Comportamento
di Redazione
Gio 6 Nov 2025 13:45 ~ ultimo agg. 13:47
Una scuola che accoglie, ascolta e si adatta. Con questo spirito, il Comune di Rimini avvia un servizio sperimentale di Analisi del Comportamento Applicata (ABA) nei propri nidi e scuole dell’infanzia, rivolto alle bambine e ai bambini con disabilità, in particolare con Disturbo dello Spettro Autistico (ASD). Il progetto nasce dai tavoli tecnici per l’inclusione e punta a offrire strumenti concreti a insegnanti ed educatori per costruire ambienti più inclusivi, dove le relazioni e gli apprendimenti siano davvero significativi per tutti.
La sperimentazione introduce una figura altamente specializzata: l’Analista del Comportamento, un professionista certificato con oltre dieci anni di esperienza in ambito educativo. Il suo intervento non si limita al singolo bambin* con disabilità, ma coinvolge l’intero gruppo sezione. L’obiettivo è educare anche il contesto: aiutare i compagni a comprendere meglio le differenze, a relazionarsi in modo più consapevole e a costruire scambi autentici e inclusivi.
Le azioni messe in campo
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Osserva le bambine e i bambini nel loro quotidiano – in sezione, in piccoli gruppi, durante le attività – per capire come interagiscono, comunicano, apprendono.
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Collabora con insegnanti, educatrici, pedagogiste e psicologhe dell’Ausl per individuare insieme le strategie più efficaci.
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Progetta interventi personalizzati per sviluppare abilità sociali, comunicative e comportamenti positivi.
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Monitora e adatta gli interventi nel tempo, seguendo un processo ciclico di osservazione, sperimentazione e verifica.
Il servizio, affidato a un professionista certificato BCBA, offre supporto concreto al personale scolastico nella costruzione di percorsi educativi su misura, basati su evidenze scientifiche. L’intervento aiuta a:
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progettare piani educativi individualizzati;
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sviluppare abilità sociali e comunicative;
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comprendere e gestire comportamenti complessi;
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promuovere relazioni tra pari, valorizzando le differenze.
Il percorso si articola in quattro fasi: osservazione, proposta, sperimentazione e verifica. Ogni fase è condivisa con un gruppo di lavoro composto da insegnanti, pedagogisti, dirigenti scolastici, la psicologa dell’Ausl Romagna e l’analista del comportamento. Il progetto prevede 130 ore di attività fino alla fine dell’anno scolastico in corso.
“Con questa sperimentazione – sottolinea Chiara Bellini, vicesindaca con delega alle politiche educative del Comune di Rimini – confermiamo il nostro impegno per una scuola che sappia accogliere tutte le differenze e trasformarle in valore. Rimini è da tempo una città che investe nell’inclusione, non come principio astratto, ma come pratica quotidiana che coinvolge insegnanti, educatori, famiglie e bambin. Questo servizio non è pensato solo per chi ha bisogni specifici, ma per tutta la comunità scolastica: perché promuovere una cultura della neurodivergenza significa costruire relazioni più consapevoli, ambienti più equi e opportunità di crescita per ogni bambin, nessuno escluso.”.
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