Estate flop. Paolini (FdI): sindaca si dimetta; Vescovi (Pd): polemiche sterili
Per gli alberghi di Riccione è stata una estate molto complicata. I numeri dell'osservatorio turistico di Federalberghi evidenziano un calo di pernottamenti del 2% a giugno, del 6.9% a luglio e del 6.1% ad agosto. Numeri impietosi che in parte sono compensati dal boom dell'extra alberghiero, affitti brevi in testa, visto che l'osservatorio regionale per l'estate stima un calo di presenze comunque contenuto.
Il tema però accende anche la politica. Il consigliere comunale di Fratelli d'Italia Stefano Paolini arriva addirittura a chiedere le dimissioni della sindaca Daniela Angelini per "il clamoroso fallimento della stagione turistica" a fronte di "campagne nazionali costosissime e fallimentari" e all'addio "a chi, come Radio Deejay, le masse sapeva muoverle e attirarle nella Perla verde".
"Oggi serve progettualità, non sterili polemiche - ribatte la segretaria del Pd riccionese Sabrina Vescovi -. Attaccare l’amministrazione senza avanzare proposte politiche di merito, come fa il segretario di Fratelli d’Italia, non aiuta la città e soprattutto non risolve nulla". Il partito di maggioranza cittadina propone, ad esempio, un potenziamento degli investimenti nel congressuale raccogliendo anche la proposta riminese di un Palas 2 al confine con Riccione.
La nota di Stefano Paolini (Fdi)
“Di fronte all’evidenza dei fatti e dei numeri, snocciolati per l’occasione con tremenda precisione, non c’è peggior sordo di chi non vuol sentire.
In qualità di capogruppo consiliare di Fratelli d’Italia, sono a chiedere oggi ufficialmente le dimissioni del sindaco Daniela Angelini. Il motivo è molto semplice: il clamoroso fallimento della stagione turistica. Certificato da Federalberghi con cifre e statistiche che avrebbero meritato un’analisi attenta, scrupolosa e magari allargata a tutte le forze politiche da parte di un’amministrazione comunale invece sorda, chiusa in se stessa, incurante delle ripetute richieste di confronto da noi avanzate e immune a ricevere consigli e suggerimenti nonostante la vita democratica preveda un dialogo anche con la maggiore forza di opposizione.
Se Riccione da sempre è una delle principali realtà turistiche d’Italia, non possono passare inosservati i numeri in termini di presenze ed arrivi di cui abbiamo preso visione e relativi all’estate trascorsa. Invece la Angelini e i suoi fanno finta di niente: vanno a farsi filmare nei quartieri o sui cantieri pubblicizzando lavori in ritardo con spot acchiappavoti in vista di un futuro per loro assai incerto e difficile, senza pensare invece ad organizzare un tavolo con i maggiori riferimenti del settore locali e provinciali per capire cosa non ha funzionato la scorsa estate e come eventualmente poter rimediare alla figuraccia rimbalzata su tutti i media e divenuta ben presto l’ennesima pagina nera di questa amministrazione a guida Pd mascherata da un civismo simbolico e partigiano.
Solo silenzio, meglio tacere perché forse si temono conseguenze pesanti davanti ad un flop di questo genere. Meglio copiare dai comuni vicini e decantare la ruota panoramica come se fosse l‘evento dell’anno, meglio mettersi il caschetto in testa e provare a spiegare ai riccionesi che chissà entro quali tempi saranno terminati lavori promessi e mai ancora conclusi, meglio spendere centinaia di migliaia di euro per campagne nazionale costosissime e fallimentari e dire addio a chi, come Radio Deejay, le masse sapeva muoverle e attirarle nella Perla verde.
Per tutto questo, per racimolare un minimo di dignità e per chiedere scusa dello sfascio a cui stiamo assistendo, chiediamo con forza di cambiare pagina. La Angelini torni a fare il suo lavoro nell’associazionismo locale, consenta alla cittadinanza di esprimere il proprio giudizio sul suo operato e rassegni quanto prima le dimissioni. Riccione si può ancora salvare, ne siamo certi e noi abbiamo la possibilità e le competenze per farlo. Nell’anno e mezzo che resterebbe al voto, invece, se si va avanti così, non ci sarà limite al peggio”
La nota di Sabrina Vescovi (Pd)
Il settore della ricettività alberghiera a Riccione sta attraversando una fase di oggettiva criticità, che impone a tutta la classe dirigente locale di mettersi finalmente al lavoro con serietà e concretezza. È necessario ribadirlo con forza: oggi serve progettualità, non sterili polemiche. Attaccare l’amministrazione senza avanzare proposte politiche di merito, come fa il segretario di Fratelli d’Italia, non aiuta la città e soprattutto non risolve nulla.
Nelle scorse settimane, il presidente della Regione Emilia-Romagna Michele De Pascale ha lanciato un grave allarme in un’intervista al Corriere di Bologna, sottolineando il trend di crescita esponenziale delle ore di cassa integrazione nell’industria emiliano-romagnola. +72% nel biennio 2024-2025.
I dati raccolti, che integrano anche le situazioni critiche di Veneto e Lombardia, descrivono un quadro preoccupante sul piano occupazionale e industriale, e sui conseguenti impatti sulla capacità di spesa, che deve essere affrontato con lucidità, responsabilità e una strategia di rilancio condivisa.
Di fronte a questa situazione, come Partito Democratico di Riccione, riteniamo sia fondamentale accelerare e concentrare gli investimenti su tre assi strategici:
• L’accelerazione della costituzione della DMO cittadina, cui l’amministrazione sta lavorando alacremente, per potenziare la promo-commercializzazione sui mercati esteri e per una vera internazionalizzazione del brand Riccione, in linea con le migliori esperienze europee.
• Il potenziamento degli investimenti in ambito congressuale con la proposta Riminese di un palacongressi 2 nella zona sud al confine con Riccione e i lavori straordinari al Palacongressi di Riccione per rafforzare ulteriormente le ottime performance del sistema fieristico e congressuale della provincia, consolidando la nostra posizione come polo di riferimento nazionale e internazionale per il turismo professionale.
• Il completamento del percorso di revisione del Piano Urbanistico Generale, uno strumento fondamentale per favorire e agevolare tutti gli interventi di riqualificazione del patrimonio edilizio ricettivo, garantendo qualità, sostenibilità e competitività per l’intero comparto turistico.
Abbiamo piena consapevolezza della complessità del momento, ma anche della forza e della capacità della nostra comunità di affrontare le sfide con visione strategica e determinazione.
Il Partito Democratico di Riccione è già al lavoro e, come sempre, chiama tutte le forze vive della città a fare la loro parte, mettendo al primo posto l’interesse collettivo e la costruzione di un futuro stabile, competitivo, internazionale.












