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Neppure l'IA stringe bulloni

Ricambi auto, ecco un mercato che resiste all’online

In foto: ricambi auto
ricambi auto
di Redazione   
Tempo di lettura 2 min
Mar 23 Set 2025 19:23 ~ ultimo agg. 16:26
Tempo di lettura 2 min

Strano ma vero, esiste ancora un settore che resiste all’assalto dell’online: quello dei ricambi auto. Nonostante esistano grandi piattaforme che offrono componenti per ogni tipo di veicolo, non è semplice però districarsi tra codici, modelli e altre variabili che fanno la differenza. Lo sa bene Marco Bracchi, presidente di Union Ricambi, azienda della provincia di Rimini che ogni giorno serve quasi 300 officine del territorio. "A differenza di altri settori, nel nostro l’online non ha ancora sfondato perché i ricambi auto sono un mondo complicato. Anche per un pezzo semplice come le pastiglie dei freni, serve competenza per individuare quello giusto. Il nostro lavoro di transcodifica è fondamentale: abbiamo gli strumenti per confrontare codici, produttori e versioni e dare al meccanico o al cliente esattamente ciò che serve. Questo l’e-commerce non lo fa. Siamo fortunati, da noi il fattore umano ha ancora un peso molto forte", spiega Bracchi. E poi anche se si riesce a trovare il componente corretto, resta lo scoglio del montaggio. Alcuni ricambi possono sembrare alla portata di tutti — come un coprivolante o una coppia di spazzole tergicristallo — ma la maggior parte richiede non solo competenza, ma anche strumenti professionali. Montare in autonomia un filtro dell’olio, una valvola EGR o un componente elettronico non è solo complicato ma anche rischioso. 
"Anche chi acquista online — continua Bracchi — spesso alla fine si ritrova a bussare alla porta dell’officina per montare il pezzo. Ma i meccanici, giustamente, non sempre accettano di installare un ricambio comprato altrove: si assumerebbero una responsabilità su un prodotto di cui non conoscono la provenienza, e che potrebbe non essere conforme agli standard di sicurezza".
L’unico elemento che potrebbe cambiare davvero le cose, in futuro, è l’intelligenza artificiale. Se piattaforme digitali più evolute riuscissero a guidare l’utente nell’identificazione precisa del ricambio, magari leggendo il libretto auto o riconoscendo tramite targa la versione esatta del veicolo, parte di questo “filtro umano” potrebbe essere aggirato. Ma neppure l’IA, almeno per ora, può stringere bulloni, testare componenti o garantire un intervento a regola d’arte. Un vero e proprio anticorpo per tenere lontano il "virus" dell'online.

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