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stop alle maxi concessioni

Caos sul demanio. Croatti (5 Stelle): no ai bandi con 'pericolose scorciatoie'

In foto: repertorio
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di Redazione   
Tempo di lettura 2 min
Mar 11 Nov 2025 14:35 ~ ultimo agg. 15:01
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“Né il governo Meloni né i comuni costieri intendono affrontare e risolvere il tema delle concessioni balneari e questo sta portando conseguenze gravissime al comparto balneare e alla competitività dell’offerta turistica italiana". A denunciare ancora una volta la situazione di caos è il senatore riminese del Movimento 5 Stelle Marco Croatti. "Il governo Meloni continua a prendere tempo per non ammettere di avere raccontato in questi anni solo bugie ai balneari mentre i comuni che potrebbero far partire le gare non vogliono pagare il prezzo politico di atti che scontenterebbero la lobby dei concessionari e attendono decreti dell’esecutivo che non arrivano".

Croatti punta il dito in particolare contro "alcuni comuni alla ricerca di pericolose scorciatoie per bypassare la direttiva Bolkestein violando le regole europee sulla concorrenza". Nello specifico, "comuni che avviano procedure di partenariato pubblico-privato con bandi che assegnano decine di concessioni ad un unico soggetto giuridico composto, naturalmente, dagli attuali concessionari uniti in cooperativa. Un escamotage che esclude e chiude le porte a nuovi piccoli imprenditori e al tempo stesso apre al rischio di consegnare tutto a grandi gruppi economici che non sarebbero interessati a partecipare a bandi per singoli stabilimenti balneari ma che potrebbero trovare molto appetibile una ‘maxi-concessione’ che comprenda molte decine di stabilimenti. Questi project che molti comuni stanno valutando aprirebbero inoltre contenziosi con Bruxelles e a ricorsi di associazioni e imprenditori esclusi".

Da Croatti "un appello ai comuni affinché facciano partire immediatamente bandi trasparenti, aperti, che premino le competenze, la capacità di innovare e contengano tutele per i piccoli imprenditori, per il lavoro e per tutti i cittadini”.

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