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Ric. pubblichiamo. WWF Rimini: via i quad dall’alta Valmarecchia

di Redazione   
Tempo di lettura 2 min
Lun 12 Giu 2006 16:51 ~ ultimo agg. 11 Mag 17:14
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Abbiamo appreso dalla stampa locale che a Pennabilli ora si può ” esplorare ” la valle con i quad, piccoli fuoristrada che si inerpicano sui sentieri impervi di montagna e nei torrenti.
Dateci pure dei tradizionalisti, arretrati, contrari alla tecnologia, ma noi ambientalisti del WWF la montagna la vogliamo visitare con mezzi non invasivi, non rumorosi e soprattutto non inquinanti. Mezzi più tradizionali, come le nostre gambe, oppure se volete, le biciclette o i cavalli, ma assolutamente non con mezzi motorizzati . Dove vanno a finire la pace e la tranquillità che tutti cercano quando vanno a fare escursioni in montagna?
Perchè disturbare gli animali del bosco, i turisti in cerca di pace a contatto con la natura con rumorosi e inquinanti fuoristrada? Vogliamo respirare le polveri sottili, anche quando andiamo alla domenica a fare escursione in montagna, lontano dalle città caotiche e inquinate?
La Provincia di Rimini, proprio su indicazione del WWF, ha proibito l’ uso di mezzi motorizzati sui sentieri di montagna e lungo i fiumi e tale regolamento è stato recepito dalla Comunità Montana.
Noi chiediamo alla Provincia di Pesaro e alla Comunità Montana Altavalmarecchia di recepire lo stesso regolamento.
Il turismo in montagna deve eesere compatibile con l’ ambiente e nel pieno rispetto di esso e di tutte le sue forme viventi. Noi non siamo contro il turismo, ma contro le sue aberrazioni.
Noi siamo convinti che siano molte di più le persone che cercano in montagna pace e tranquillità, di quelle che vogliono esplorarla con mezzi invasivi ed anzi pensiamo che tali mezzi possano allontanare più turisti di quanti ce n’ erano prima, che cioè a conti fatti ci sia un calo di turisti nella zona.
Quindi tali mezzi sarebbero anche un danno per gli operatori economici, se vogliamo parlare solo in termini monetari. Non parliamo poi del danno ambientale.

WWF sez . Rimini
resp . Maria Teresa Pazzaglia

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