Ric. pubblichiamo. WWF Riccione: lungo il Rio Melo c’é un’oasi


Il WWF di Riccione ricorda l’importanza del corso del Rio Melo, soprattutto come terreno ospitale per rare specie di uccelli. Pubblichiamo la nota del WWF:
Nonostante i pesanti interventi di ordinaria manutenzione idraulica eseguiti dall’ex Genio Civile, (giudicati dal WWF di “ordinaria devastazione ambientale”), la vita lungo il Rio Melo, con molta lentezza, sta cercando di ritrovare il suo naturale equilibrio.
Passeggiando nelle prime ore del mattino lungo le sponde del corso d’acqua nei pressi della vecchia fornace, è possibile osservare, oltre agli oramai stanziali Aironi Cenerini, (che peraltro, “hanno messo su casa ” all’interno dell’ex “Arboreto Cicchetti”) le Gallinelle d’acqua, il Tuffetto, lo Svasso Maggiore e, addirittura, come sta avvenendo in questi giorni, il Martin Pescatore, con i suoi luminescenti ed inconfondibili colori.
Sebbene rari nella nostra area, hanno fatto la loro comparsa anche una coppia di Nitticore (specie di Aironi).
Sembra impossibile che nel cuore di Riccione, si celi una piccola oasi naturalistica. La spiegazione a questo fenomeno è molto semplice, tutti i corsi d’acqua, non sono altro che dei veri e propri “corridoi ambientali”, senza soluzione di continuità, un ecosistema di vitale importanza per tutta la fauna, in quanto offre un riparo sicuro, mobilità, cibo e naturalmente acqua per dissetarsi. In natura, l’acqua è fonte di vita e attorno ad essa si sviluppa in maniera forte quel magico e variegato mondo della “biodiversità”, che va assolutamente protetto.
Per questo motivo il WWF da anni si batte per tutelare le aste fluviali e la vegetazione spontanea lungo le sponde. La stessa U.E. ha emanato una direttiva quadro comunitaria in materia di acque, (peraltro disattesa dal Governo Italiano) circa la norma che impone di mantenere una fascia di vegetazione spontanea lungo i fiumi di almeno dieci metri.
Riccione, 27 feb. 04
Il responsabile
Antonio Cianciosi