Regionali. Gnassi: vince astensionismo ma PD non vacilla


Anche dal sindaco di Rimini e presidente della Provincia Andrea Gnassi arriva il commento al risultato delle Regionali. La premessa è che il vero vincitore delle elezioni è l’astensione, “dovuta a crisi, a stanchezza, a un Paese fermo, a una politica divisa e che divide. Sorprendente nelle dimensioni ma un po’ meno nei contenuti, visto che negli ultimi due anni altre Regioni andate al voto avevano anch’esse subito una enorme emorragia nella partecipazione al voto. Quasi che, nella rivoluzione dagli effetti non prevedibili in cui siamo, proprio la ‘forma Regione’ rappresenti per molti italiani ciò che deve essere ribaltato e subito”.
E, per Gnassi, l’Emilia Romagna ha pagato un prezzo altissimo a questo clima che si respira a nazionale e regionale. “Da una parte un Paese dove sta prevalendo la cultura dello scontro piuttosto che quella delle ragioni; dall’altra le inchieste sui ‘costi della politica’ che, in una campagna elettorale pressoché muta, hanno fatto da principale argomento di discussione”.
Gnassi non segnali di crisi per il PD: “In un ciclone che ha investito tutti i partiti, compresi i movimenti di protesta che parevano inscalfibili sino a pochi mesi fa, il PD si conferma forza largamente maggioritaria, chiamato sì a dare prova di un rinnovamento vero e non solo annunciato ma investito di una fiducia di gran lunga superiore a Forza Italia, al 5 Stelle, alla stessa Lega Nord. Questo è un dato da non trascurare, insieme a quello dell’astensionismo, anche se vedo e sento già che, invariabilmente per il centrosinistra, si apre un dibattito in cui, paradossalmente, in Emilia e in Calabria oggetto di critiche e pessimismi è il partito che ha vinto nettamente. Al PD tocca la responsabilità e la prima mossa, a Bonaccini che adesso dovrà aggredire il problema partecipativo (e della sobrietà dei modi e dei comportamenti) attraverso i fatti e non i propositi”.
E come contributo Rimini propone due persone nuove e fuori da logiche di partito: “A Nadia Rossi e a Giorgio Pruccoli va il mio augurio e l’impegno a lavorare e collaborare insieme per il territorio. La stessa disponibilità all’eletta del Movimento 5 Stelle Raffaella Sensoli. Il mio ringraziamento va anche a Cristian D’Andrea e a Sonia Alvisi, pure essi segnale di un PD riminese che dà segnali di rinnovamento”.
Con una conclusione sulla lettura locale: “in provincia e a Rimini il PD è saldamente in testa con il 40% più che doppiando il secondo partito, vale a dire la Lega Nord. C’è da riprendere un’azione mirata a unire, nel campo largo del centrosinistra, lasciando da parte alcune criticità nazionali che potrebbero portare a dividere. Questo il lavoro politico del prossimo anno e mezzo: un grande progetto costruito sui valori del centrosinistra e della partecipazione civica, con l’obiettivo del lavoro, di una visione nuova dello sviluppo basato sulla modernità e non sulla speculazione, del welfare e dei diritti per tutti”.