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violenza e lesioni

Rapporti sessuali sotto la minaccia del coltello, marito condannato a 8 anni

In foto: La vettura dei carabinieri davanti al tribunale di Rimini
La vettura dei carabinieri davanti al tribunale di Rimini
di Lamberto Abbati   
Tempo di lettura 2 min
Gio 18 Dic 2025 16:52 ~ ultimo agg. 17:27
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Per la Procura di Rimini avrebbe costretto la moglie, in almeno cinque occasioni, ad avere con lui rapporti sessuali completi sotto la minaccia di un coltello. Altrimenti l'avrebbe uccisa, a suo dire, "come altri uomini marocchini hanno fatto con le loro donne". Violenze che sono state riconosciute dal tribunale collegiale di Rimini, che questa mattina ha accolto la richiesta del pubblico ministero Luca Bertuzzi condannando l'imputato, un 57enne marocchino, a 8 anni di reclusione. 

La donna, residente nel Riminese, nel novembre del 2023 si era recata in caserma per sporgere denuncia contro il coniuge, ripercorrendo anni di prevaricazioni, umiliazioni e violenze. Il 57enne, che ha alle spalle una carriera da militare nel suo Paese d'origine, non avrebbe tollerato il suo vivere all'occidentale. Accusava la moglie di non voler indossare il velo e di essere venuta in Italia per prostituirsi"Non sei una buona madre e un buon esempio per le tue figlie", le ripeteva. In un primo momento la vittima lo aveva mandato via da casa per poi riaccoglierlo, dopo un lungo periodo di separazione, soltanto per cercare di tenere unita la famiglia. Con il suo ritorno erano riprese le percosse e le violenze, con tanto di coltello usato come arma di convincimento.

In aula l'uomo, difeso dall'avvocata Simona Conti, aveva respinto con forza le accuse definendosi innocente. La moglie, però, oltre ad un racconto ritenuto credibile e puntuale, aveva prodotto anche un certificato medico attestante le lesioni avvenute dopo un litigio. La sentenza di condanna certifica il suo racconto. 

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