Proposta NCD: distinguere discoteche per minorenni da quelle per maggiorenni


Una riflessione, quella sulle discoteche, che nasce dall’urgenza dettata dalla tragica morte del 16enne Lamberto Lucaccioni. E’ quella che propongono gli esponenti del Nuovo Centro Destra di Rimini e Riccione, Eraldo Giudici e Davide Rosati.
“Già da tempo – scrivono – diciamo che per risolvere il problema dei minorenni in discoteca è necessario intervenire contro la grave assenza di regole, che a nostro parere è la principale causa delle situazioni drammatiche che troppo spesso osserviamo. E’ vero che il problema è innanzitutto educativo e che la nostra proposta non è esaustiva di tutto quello che occorrerebbe fare, ma proprio in virtù del potere educativo delle norme, un intervento in tal senso porterebbe sicuramente dei benefici, così come sta già avvenendo sul tema dell’alcol tra i giovani.
A nostro avviso, una soluzione a questi problemi sarebbe distinguere le discoteche per soli maggiorenni da quelle che invece accettano anche i minori di 18 anni. Queste ultime però dovranno assoggettarsi a specifiche discipline di controllo esterno e interno. In pratica, chi vuole continuare a lavorare con i minorenni deve accettare una maggiore responsabilità e una maggiore collaborazione con le autorità di controllo e di polizia. Ovviamente, anche le discoteche per soli maggiorenni potrebbero adottare questi strumenti volontariamente per tutelare sé stesse e i propri clienti.
Del resto, se è vero che non si può chiedere al gestore di una discoteca di sostituirsi alla famiglia nel suo compito educativo, è altrettanto vero che lo stesso gestore non può pretendere di non assumersi alcuna responsabilità di quello che accade nel suo locale.
Anche dal punto di vista tecnico e dell’opportunità, la nostra proposta prende spunto da analoghe scelte legislative, adottate da vari tipi d’impresa per tutelarsi dal commettere reati di corruzione, sicurezza sul lavoro, ecc, attraverso strumenti di controllo interno ed esterno (sistema normato all’ex. d. lgs 231 del 2001).
In fondo una proposta del genere va a beneficio anche di tutte quelle imprese, così importanti nel nostro territorio, che hanno fatto del divertimento sano la ricchezza propria e del nostro territorio.”