Processo Carim. Banca chiede costituzione parte civile ma è anche chiamata in causa


Oggi si è tenuta la seconda udienza, dinnanzi al tribunale collegiale di Rimini presieduto dal giudice Massimo Di Patria, del processo a carico degli ex amministratori di Carim accusati di falso in bilancio e, per tre di loro, anche di associazione a delinquere. Il Tribunale ha autorizzato l’avvocato dei piccoli azionisti Davide Lombardi a notificare la chiamata in causa dell’attuale Carim che, nel caso venisse ammessa come responsabile civile, potrebbe essere chiamata a pagare i danni in solido con gli imputati. La stessa Carim ha avanzato la richiesta di costituirsi parte civile. La prossima udienza è fissata per il 24 novembre alle 12, per valutare l’ammissibilità di tutte le parti civili costituitesi.
L‘avvocato Emanuele Magnani, consigliere nazionale della Lega Consumatori Acli, ha partecipato all’udienza costituendosi parte civile nel processo penale a favore di alcuni azionisti: «L’ennesima vicenda che colpisce i soggetti più vulnerabili, i risparmiatori – commenta l’avvocato Magnani –Era necessario esserci per tutelare anche i nostri associati e per ottenere un indennizzo». Il legale avanzerà anche l’istanza per essere autorizzato a chiamare quale responsabile civile la stessa Banca Carim Spa, in quanto legittimato passivo ai sensi dell’art. 2049 c.c.. Lega Consumatori Acli auspica che i tempi siano rapidi per evitare il rischio della prescrizione.