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ordine del giorno

Pressione fiscale sui frontalieri. Parma e Pettiti : serve un tavolo tecnico

In foto: Dogana di San Marino
Dogana di San Marino
di Redazione   
Tempo di lettura 2 min
Mer 23 Lug 2025 16:25 ~ ultimo agg. 16:52
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Sono 25mila i lavoratori frontalieri che ogni giorno varcano il confine di San Marino, tremila in più rispetto a solo pochi anni fa. Di questi il 70% sono riminesi. Alice Parma ed Emma Petitti, consigliere regionali del Partito democratico, hanno presentato un ordine del giorno al Documento di Economia e Finanza regionale che garantisce un impegno per questi lavoratori. “La Regione Emilia-Romagna ha da tempo stabilito rapporti di collaborazione con la Repubblica di San Marino in diversi ambiti strategici, dalla gestione dei rifiuti alla sanità, fino al settore aerospaziale, dimostrando la volontà di costruire una cooperazione transfrontaliera forte e sostenibile - spiegano le consigliere - Persistono però significative difficoltà che riguardano i diritti fiscali e sociali dei lavoratori frontalieri: disparità di trattamento, come l’inadeguata indicizzazione della franchigia fiscale, il riconoscimento parziale del credito d’imposta, la mancata applicazione della legge 104/1992 per l’assistenza a familiari disabili e l’esclusione da alcuni bonus sociali e fiscali destinati ai lavoratori residenti in Italia. La situazione più grave riguarda però la doppia imposizione fiscale che da oltre due anni colpisce pensionati ex frontalieri residenti nel riminese, a causa di una interpretazione restrittiva da parte dell’Agenzia delle Entrate regionale. Questa doppia tassazione è in palese contraddizione con la Convenzione bilaterale tra Italia e San Marino, che tutela l’imposizione fiscale in un solo Paese per le prestazioni pensionistiche, come confermato anche dalla giurisprudenza”.

Inoltre, la recente proposta sammarinese di introdurre un’Imposta Generale sui Redditi, se confermata, "rischia di gravare ulteriormente sui frontalieri, spostando su di loro il peso delle politiche fiscali”. Parma e Petitti, consapevoli che le materie fiscali e tributarie sono di competenza esclusiva dello Stato, chiedono in primis alla Giunta di impegnarsi formalmente per l’apertura di un tavolo tecnico tra i Ministeri italiani e le autorità sammarinesi, al fine di garantire la corretta applicazione della Convenzione bilaterale e affrontare le numerose questioni aperte

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