allevamento di cozze
Presentati a Rimini i risultati del progetto Europeo "Life Muscles"
In foto: Life Muscles
di Redazione
Mer 5 Nov 2025 15:37 ~ ultimo agg. 15:44
Cambio di rotta negli allevamenti di cozze. Sperimentate in Puglia e Liguria la riduzione delle plastiche in mare e l’introduzione di materiali biodegradabili e compostabili, per innovare la mitilicoltura e superare il problema ambientale rappresentato dalla dispersione delle calze in polipropilene usate nei vivai. Grazie a un impianto mobile di riciclo, progettato e testato negli ultimi due anni, sono già state trattate quasi 100 tonnellate di polipropilene, la plastica con cui vengono realizzate le reti tubolari (calze) dove i mitili crescono fino alla taglia commerciale. Cento tonnellate che non finiranno in discarica, in mare o sulle spiagge, ma che tornano a nuova vita come materia prima seconda, pronte a diventare nuove reti, evitando così l’uso di polimero vergine. Accanto al riciclo, la produzione di 26 tonnellate di calze in biopolimero biodegradabile e compostabile apre la strada a una mitilicoltura “a impatto zero”, dove ogni materiale può essere recuperato o reintegrato nel ciclo naturale.
Queste azioni, al centro del progetto LIFE MUSCLES, sono state presentate durante la conferenza stampa al Palazzo del Turismo di Rimini, alla presenza dell’Assessora all’Ambiente del Comune di Rimini, Anna Montini, del Direttore Generale di Legambiente, Giorgio Zampetti, della docente di Ecologia dell’Università di Siena Cristina Panti, del Presidente dell’Associazione Mediterranea Acquacoltori, Federico Pinza, del Direttore della Mare Società cooperativa, Giuseppe Prioli e del Comandante della Capitaneria di Porto di Rimini, Ottavio Cilio.
"Oggi si conclude un progetto importante e fortemente innovativo che apre interessanti prospettive nella filiera della mitilicoltura. Un percorso intenso di ricerca, sviluppo, collaborazione e sperimentazione – dichiara Giorgio Zampetti, Direttore Generale di Legambiente – che lascia in eredità nuovi strumenti che possono davvero rendere più sostenibile questa attività in Italia e in Europa. Un modello che non soltanto risponde alle istanze ambientali e di economia circolare, ma offre un’opportunità concreta agli allevatori, alle imprese del riciclo e alla filiera agro-marina di innovarsi in modo competitivo, responsabile e sostenibile. L’impegno comune di imprese, mondo accademico, istituzioni e consumatori nel progetto, le 100 tonnellate di polipropilene avviate al riuso, le reti in biopolimero distribuite e gli allevatori coinvolti sono un importante passo concreto in questa direzione"
L’impianto mobile di riciclo, progettato da Legambiente e Rom Plastica e testato a Cagnano Varano (Foggia) dalla Società Ittica Del Giudice, consente di intervenire direttamente in aree portuali, riducendo i trasporti e facilitando agli allevatori di cozze il conferimento dei rifiuti. Allestito in un container, tratta fino a 300 chili di calze al giorno tramite triturazione, lavaggio con acqua di ricircolo e asciugatura. Le particelle plastiche ottenute vengono rilavorate per realizzare reti riciclate, messe nuovamente a disposizione dei mitilicoltori. Il polipropilene riciclato possiede le stesse proprietà meccaniche e chimiche di quello vergine, come dimostrato dalle analisi del Dipartimento di Chimica dell’Università La Sapienza di Roma. Il riciclaggio del polipropilene garantisce, inoltre, un risparmio del 25–30% sui costi di acquisto e smaltimento, offrendo ai mitilicoltori un vantaggio economico concreto e un incentivo al cambiamento.
"La mitilicoltura rappresenta un pilastro dell’economia ittica del mare Adriatico – sottolinea l’Assessora all’ambiente del Comune di Rimini, Anna Montini – Il modello innovativo messo a punto con questo progetto, a partire dal riciclo del polipropilene, passando alla produzione e sperimentazione di reti in biopolimero, può offrire benefici rilevanti anche alla nostra regione. Possiamo immaginare una mitilicoltura in Emilia-Romagna più efficiente e competitiva, capace di ridurre la dipendenza da materiali vergini e l’impatto delle plastiche in mare e di valorizzare una filiera che oggi, nella nostra regione, conta centinaia di allevatori e decine di aziende". Secondo studi recenti, "l’Emilia-Romagna detiene circa il 34% della produzione nazionale di mitili, rendendo strategica la replicabilità del modello nelle sue acque", conclude l’Assessora.
Altre notizie
celebrato anche angelucci
Santarcangelo Bike, Paolo Bronzetti premiato per l'impresa in USA
di Redazione
San Martino Monte L’Abate
Inaugurazione di Spazio Rinascimento, un luogo di accoglienza e rinascita
di Redazione
di Redazione
FOTO
sfida del nostro tempo
Dialogo Interreligioso. Il corso di alta formazione del Marvelli sarà online
di Redazione
si uniscono manifestazioni
Ad Ecomondo nasce il "Patto Blu dei Due Mari" tra Livorno e Rimini
di Redazione
FOTO











