Pino d'Aleppo a Riccione. L'appello della LIPU a comune e cittadini


La Lipu interviene sul pino centenario di via Ciceruacchio a Riccione che rischia di essere abbattuto: "non possiamo ritenere valida una certificazione di assenza nidi fatta attraverso foto scattate da un giardiniere" si legge nella nota.
Ecco l'intervento dell'associazione.
Stamattina siamo stati in via Ciceruacchio, a Riccione. Siamo andati a vedere da vicino il grande Pino d’Aleppo centenario, vittima designata di uno dei tanti progetti edilizi nati a prescindere dal verde esistente, anziché a partire da esso.
Il colpo d’occhio è stato impressionante, un gigante meraviglioso, dentro il cortile di una villetta anni ’70, bellissima e immersa nel verde. Tanti gli uccelli che abbiamo visto e sentito, solo per farne una breve lista: cardellini, verdoni, ghiandaie, colombacci, tortore dal collare, merli, verzellini.
I nidi nel folto delle chiome è IMPOSSIBILE anche per un ornitologo, ma che ci siano nidi è una CERTEZZA. Solo per fare un esempio: il Cardellino nidifica spesso sui pini e comunemente si riproduce anche a fine agosto. E ne abbiamo visti tanti, di cardellini, posati sui rami.
Come Lipu non possiamo ritenere valida una certificazione di assenza nidi fatta attraverso foto scattate da un giardiniere. Per vedere davvero ci vuole un ornitologo e un cestello che consenta di controllare il folto delle chiome. Il resto è carta straccia.
A preoccuparci ulteriormente è la tempistica con cui è stata realizzata la perizia agronomica: il documento, che reca la data dell’11 luglio 2025, a firma dell’agronomo incaricato dalla proprietà, è stato redatto solo dopo che il Comune aveva già rilasciato tutti i permessi per l’abbattimento dei 22 alberi. Una valutazione tecnica così tardiva, per di più limitata a un solo albero, non può essere ritenuta una garanzia sufficiente né di trasparenza né di equilibrio. Senza contare che siamo nel pieno del periodo della nidificazione! E alla nostra richiesta sulla certificazione di assenza nidi l’architetto Lepri ha citato delle foto scattate da un giardiniere.
Per quanto riguarda la perizia, essa segnala la presenza di una biforcazione considerata potenzialmente instabile. Tuttavia, come LIPU Rimini riteniamo che nel 2025 non si possa continuare ad affrontare situazioni simili ricorrendo all’abbattimento come prima opzione. Esistono soluzioni tecniche consolidate – come l’installazione di tiranti dinamici (Cobra, Boa, TreeSave) e potature leggere delle branche secondarie – che possono garantire la sicurezza dell’albero preservandolo. Non serve abbattere, serve voler salvare, tanto più che questo albero presenta tutte le caratteristiche per ottenere la qualifica di albero monumentale.
Come LIPU Rimini, chiediamo alla Sindaca di Riccione di bloccare l’abbattimento e avviare la procedura per riconoscere il pino come albero monumentale, ai sensi della Legge 10/2013.
Ma ora parliamo a voi, cittadine e cittadini di Riccione. Difendere il pino di via Ciceruacchio non è solo salvare un albero. È difendere un pezzo di storia della città. È proteggere la bellezza, l’aria pulita, il canto degli uccelli, l’ombra d’estate. È dire che il verde non è un ostacolo, ma una ricchezza dal valore incommensurabile. Mobilitatevi!
bbiamo parlato con diversi residenti, sapete che cosa ci hanno detto: da quando hanno iniziato a tagliare gli alberi, nella via si è fatto un gran silenzio. Ricordate Rachel Carson e il suo libro Primavera silenziosa? Le nostre città diventeranno sempre più calde, meno sane e più silenziose. Cambiamo rotta prima che sia troppo tardi.